La Nuova Sardegna

Mini-boom di arrivi nell’estate più lunga

di Alfredo Franchini
Mini-boom di arrivi nell’estate più lunga

Isola in controtendenza col resto d’Italia. L’assessore Morandi: «Ora dobbiamo incrementare i servizi e l’occupazione»

17 ottobre 2014
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CAGLIARI. Dopo anni in cui gli operatori turistici si sono esercitati nell’arte del rattoppo, il settore cambia e si dà una struttura imprenditoriale. Lo assicura l’assessore Francesco Morandi che ieri ha incontrato le organizzazioni delle imprese e ha potuto comunicare dati che sino a ieri erano inaspettati: nei primi otto mesi dell’anno, il turismo sardo è cresciuto - in controtendenza col resto d’Italia - di due punti percentuali per quanto riguarda gli arrivi e del 3,2% per le presenze.

Autunno. Il maltempo, nelle altre parti d’Italia, è stato il primo nemico del Pil tanto che, secondo i calcoli della Banca d’Italia, i disagi estivi hanno inciso per lo 0,12% sul fatturato del Paese con un danno di 1,8 miliardi di euro per l’azienda Italia. La Sardegna, al contrario, ha conosciuto un autunno splendido: a ottobre, secondo le proiezioni fatte dall’assessorato al Turismo, gli arrivi nell’isola sono al 18,25% e le presenze superano il 5%. Un recupero straordinario.

Fare squadra. La stagione che quest’anno si è sviluppata nell’arco aprile-ottobre dovrà essere anticipata di un mese e prolungata di altri trenta giorni, secondo i programmi dell’assessore che spiega così il buon andamento dell’anno: «I meriti hanno diversi padri ma i fattori principali sono due: 1) la capacità del sistema ricettivo e dei servizi; 2) la presenza sui mercati internazionali. Ora, però, si tratta di fare squadra: Comuni, imprese e la Regione che deve coordinare il sistema».

Innovazione.I mali del turismo si conoscono da tempo: la stagionalità, i collegamenti, soprattutto quelli navali, non all’altezza. Cosa fare? Morandi spiega: «E’ difficile riempire strutture che sono già piene, ma si può lavorare sul fatturato, sui servizi e sull’occupazione che ha un valore socio economico. Occorre investire molto sui mercati internazionali».

Expo 2015. Un banco di prova saranno i sei mesi dell’Expo di Milano. «Predisporremo dei pacchetti tematici», afferma l’assessore al Turismo, «per noi è una grande occasione per fare sistema».

Mediterraneo. Si dice spesso che nel Mediterraneo ci sono molti Paesi che sano fare turismo meglio di noi ma i dati dimostrano che la Sardegna si conferma tra le mete turistiche più competitive. Tra gli stranieri i tedeschi sono stati i maggiori visitatori dell’isola; cala il numero dei visitatori francesi e aumenta quello degli svizzeri che diventano un «caso» positivo.

Zone interne. C’è anche un turismo interno che non si può sottovalutare: 291.754 sardi sono stati registrati negli alberghi dell’isola con un monte di 807.611 presenze. Secondo le medie i sardi si sono trattenuti nelle strutture ricettive quasi per tre giorni. «E’ la dimostrazione che c’è un turismo interno importante», spiega Antonio Usai, professore e consulente dell’assessore, «prova ne sia il successo della manifestazione Autunno in Barbagia».

Identikit. Chi sono i turisti? L’identikit del vacanziere è possibile grazie a un nuovo strumento presentato ieri dall’assessorato: il navigatore web. Uno strumento in cui vengono coinvogliate tutte le informazioni in tempo reale. Tra i dati più significativi emerge il profilo di un visitatore compreso nella fascia d’età tra i 25 e i 44 anni, con prevalenza di donne. I mesi preferiti, non ci sarebbe bisogno di prove, sono luglio e agosto.

Marketing. Per la promozione, afferma l’assessore Francesco Morandi, la giunta Pigliaru non ha trovato un euro in cassa: «Abbiamo dovuto inventare delle azioni di comarketing a costo zero. Un esempio? Sul portale di Air Berlin siamo riusciti a mettere un richiamo per la Sardegna».

Siti web. Dal 7 agosto scorso sono state avviate cinque campagne di inserzioni a pagamento su quattro portali turistici (Expedia, Lastminute, Tripadvisor e Holydaicheck) considerati di rilevanza per i mercati inglesi, tedeschi, francesi e svizzeri. A queste si aggiunge una doppia campagna su You Tube. Lo scopo non è quello di aumentare le visite al portale regionale sul turismo ma a creare attenzione sul marchio Sardegna e a promuovere le vendite di voli, hotel e pacchetti legati all’isola.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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