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Domenica sera, piazza Veneto. Non c’è anima viva nei paraggi del circolo-bar Shark. La sera dopo l’accoltellamento del giovane ventenne che faceva la fila per entrale nel circolo, il locale è chiuso,...
Domenica sera, piazza Veneto. Non c’è anima viva nei paraggi del
circolo-bar Shark. La sera dopo l’accoltellamento del giovane ventenne che faceva la fila per entrale nel circolo, il locale è chiuso, le serrande abbassate. Davanti passano soltanto auto in movimento, la zona è centrale, uno snodo particolarmente trafficato che da un lato porta a Seuna e Istiritta, dall’altro immette verso la strada provinciale per Oliena e Orgosolo. Ma di persone a piedi non ce n’è neppure una. E neppure nella piazza c’è nessuno. Vicino un asilo comunale e gli uffici di Area, l’ex Iacp. Qualche bar nelle immediate vicinanze, ma tutto sembra far pensare a una normalissima serata di una domenica di fine ottobre. Con i giovani riuniti per commentare le partite di calcio o qualche trasmissione televisiva. Nulla di più.