La Nuova Sardegna

Sacrista ferito, nuove accuse a Casula

GROSOTTO (SONDRIO). «Gianmario Lucchini ha avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un testimone scomodo, forse l'unico, che andava eliminato. Si trovava, da solo,...

12 ottobre 2014
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GROSOTTO (SONDRIO). «Gianmario Lucchini ha avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un testimone scomodo, forse l'unico, che andava eliminato. Si trovava, da solo, nella sua baita, a circa 200 metri dal dirupo in cui la mattina successiva venne ritrovata morta la 23enne cameriera Veronica Balsamo. A un certo punto, dopo cena, mentre stava lavando i piatti è stato aggredito alle spalle con inaudita ferocia da Emanuele Casula armato di un cacciavite». A parlare è l'avvocato Antonio Sala Della Cuna, legale del sacrista Gianmario Lucchini, 32 anni, che secondo i carabinieri è stato ferito gravemente dal 18enne apprendista saldatore Emanuele Casula, originario di Ortueri, ora in carcere per l’omicidio di Veronica Balsamoe il tentato omicidio del chierichetto la notte del 23 agosto. «L’unica colpa di Gianmario - aggiunge il legale - è stata, probabilmente, quella di avere visto Casula salire in località Roncale in compagnia di Veronica».

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