La Nuova Sardegna

Alimentazione e salute degli uomini del passato Oggi a Sassari un seminario dell’Università

Alimentazione e salute degli uomini del passato Oggi a Sassari un seminario dell’Università

SASSARI. “Condizioni di vita, alimentazione, salute e malattie degli uomini del passato”. E’ il titolo di un seminario scientifico e multiudisciplinare in cui l'approccio bioarcheologico tra storia,...

11 ottobre 2014
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SASSARI. “Condizioni di vita, alimentazione, salute e malattie degli uomini del passato”. E’ il titolo di un seminario scientifico e multiudisciplinare in cui l'approccio bioarcheologico tra storia, paleopatologia, antropologia fisica e scienza medica fornirà l'occasione per la presentazione ufficiale, oggi nell'Aula Magna dell'Università, del Centro Studi antropologici, paleopatologici, storici dei popoli della Sardegna e del Mediterraneo che fa capo al Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Sassari . Sarà il gruppo di studiosi dell'Ateneo turritano e dell'Università di Pisa che ha dato vita al centro-paleopatologi, archeologi, antropologi fisici, anatomici , antropologi forensi, storici - a spiegare come i resti umani rinvenuti in contesti di interesse archeologico e forense possono aiutare - grazie alle innovazioni tecnologiche (diagnostica strumentale , analisi di laboratorio, Pcr, datazione con il carbonio 14) - a interpretare eventi come malattia, traumi, lesioni e morti violente, attività fisica, uso dei denti, dieta, consentendo di ricostruire il profilo biologico (età, sesso, statura, gruppo etnico, stato di salute, ecc.), ma anche sociale e culturale delle popolazioni del passato. Molte le adesioni- pervenute anche alcune da prestigiosi Centri di ricerca stranieri - che assicurano un insieme di competenze che comprendono oltre alla paleogenetica ( studio del Dna antico) la paleobotanica , l'Archeozoologia ecc. Il Seminario sarà aperto da una Lecture del rettore , Attilio Mastiono, dal titolo "Scritto sulle epigrafi. Malattie e cause di morte e medici in età imperiale". Seguiranno le relazioni di Andrea Montella in “L'Osteologia in Archeologia”,di Lino Bandiera, Vittorio Mazzarello in “L'approccio antropologico. Stile di vita ed alimentazione delle popolazioni del passato dallo studio dei resti scheletrici e dei denti”.

Gino Fornaciari in “L'approccio paleopatologico. Le malattie dei Medici e degli Aragonesi di Napoli e le moderne tecnologie biomediche”.

Isolina Marota si soffermerà su “Le promesse, i problemi e il futuro del Dna antico in Paleopatologia” mentre Marco Milanese parlerà di “Antropologia, archeologia, bioarcheologia per la storia delle società antiche. Lo scavo dei cimiteri medievali di Bisarcio, Geridu e Alghero”. Elena Mazzeo relazionerà su “L'identificazione a fini forensi di resti scheletrici” ed Eugenia Tognotti invece de “I benefici dell'integrazione tra i documenti storici e le analisi paleo patologiche antropologiche”.

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