La Nuova Sardegna

Avrebbe dovuto creare lavoro e turismo

di Luca Fiori
Avrebbe dovuto creare lavoro e turismo

E domani la Giunta cancellerà la possibilità di sfruttare il Piano casa per realizzare strutture sportive

06 ottobre 2014
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SASSARI. Avrebbe dovuto trascinare l’isola fuori dalla crisi, ma il progetto golf non è andato in buca. Almeno per ora. Eppure appena quattro anni fa era nato addirittura un consorzio, su proposta della Confindustria del Nord Sardegna, con l’obiettivo di creare una ventina di campi e incrementare l'occupazione.

L'idea era quella di realizzare in tutto il territorio 22 campi da 18 buche, ampliare quelli esistenti e creare un network capace di attirare i turisti nord europei, quelli che anche d'inverno vanno in cerca di un clima più mite dove poter giocare a golf. Nei cantieri per la costruzione dei campi era stato calcolato che avrebbero trovato posto 4 mila persone, mentre gli addetti nelle strutture golfistiche sarebbero stati 1.800, con oltre 6 mila lavoratori nell'indotto. Sono passati quattro anni ma i golfisti di tutta Europa, quelli che avrebbero dovuto fare rotta sull’isola, non sono arrivati.

E da domani puntare sul golf dalle nostre parti sarà ancora più dura. I costruttori che pensavano di sfruttare il Piano casa per realizzare strutture sportive anche in zone vincolate dovranno rinunciare ai progetti. La Giunta Pigliaru dirà infatti addio al Piano e nell’isola, a prendere il posto della leggina nazionale che fu di Berlusconi e in Sardegna venne allargata fino ai campi da golf, alle cantine e ai sottotetti, sarà la legge regionale per il rilancio dell’edilizia. Domani sarà approvata dalla giunta su proposta dell’assessore all’Urbanistica Cristiano Erriu. La settimana dopo consegnata alla commissione del Consiglio regionale ed entro il 29 novembre dovrà essere approvata dall’aula. Eppure i progetti sul golf ancora in sospeso non sono pochi. A Olmedo l’amministrazione comunale all’inizio del 2014 aveva aperto alla valutazione del progetto operativo per la realizzazione di un campo da golf in località Sos Pianos, immaginando possibili ricadute sull’economia del territorio. A Bosa l’idea era di realizzare un campo da golf lungo la costa del Grifone aveva innescato un magmatico dibattito e spaccato l’opinione pubblica in possibilisti e contrari prima delle ultime elezioni. Una volta eletto il nuovo sindaco il sindaco Luigi Mastino aveva definito il progetto «una strada vecchia e superata».

Progetti sul golf che in Gallura anno dopo anno si sono invece moltiplicati. Tanto da costringere la Provincia, fino a quando aveva mezzi e gambe, a cercare di fare un piano per mettere ordine nella selva di buche. In pratica non c’era Comune che non avesse tra i progetti un campo da golf. Da Olbia, in cui da oltre 10 anni un privato sogna di realizzare un green nella collina tra il porto industriale e Pittulongu, a Palau. Ma anche a Santa Teresa ci sono diversi progetti. E Arzachena, la casa della Costa Smeralda, in cui un campo da golf c’è già, il Pevero, esistono progetti per costruirne altri tre. Una pioggia di campi rimasti tutti sulla carta. Anche ai tempi della giunta Cappellacci, che aveva puntato con grande convinzione sul progetto del circuito dei golf, nessun campo è stato autorizzato. Anche se le premesse per realizzarli, dal Piano Casa al Pps, c’erano tutti. E sullo sviluppo del turismo fuori stagione attraverso una rete dei campi da golf il centrodestra ha fatto uno dei suoi pilastri anche nella campagna elettorale per le Regionali vinte da Pigliaru.

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