La Nuova Sardegna

SASSARI. L’accordo stipulato per il 2010 tra la società che gestisce l’aeroporto di Alghero e Meridiana ha generato a favore della compagnia aerea un vantaggio economico indebito di svariate centinaia di milioni di euro. Soldi che ora il vettore dovrà restituire. Lo dice la Commissione europea, che proprio ieri ha chiuso sette indagini approfondite riguardanti la concessione di aiuti pubblici a favore di aeroporti e vettori in Belgio, Germania, Svezia e anche Italia. Ma se - tornando allo scalo di Fertilia - da una parte gli inquirenti hanno concluso che la Sogeaal non ha beneficiato di aiuti di Stato incompatibili con le norme dell’Unione europea, dall’altra hanno evidenziato nell’analisi finale come a loro avviso Meridiana abbia versato importi inferiori ai costi supplementari connessi alla sua presenza nell’aeroporto della Riviera del Corallo.

Stesso discorso per la compagnia Germanwings (una controllata di Deutsche Lufthansa), che infatti come il vettore dell’Aga Khan, se sarà condannata dall’Ue dovrà restituire il denaro già incassato dalla Sogeaal per gli accordi fatti relativamente all’anno 2007. Va da sè che il rapporto della Commissione europea potrà essere impugnato e non è nemmeno da escludere che alla fine queste conclusioni vengano ribaltate.

Nel frattempo, Mario Peralda, direttore generale dell’aeroporto di Alghero, è volato a Bruxelles per avere più dettagli sull’inchiesta «Incontrerò la Commissione soltanto domani mattina (oggi, per chi legge - ndr), quindi al momento non posso dire nulla se non che sono molto soddisfatto di come si sia conclusa l’altra indagine, che riconosce alla Sogeaal di aver agito nella massima correttezza». Secondo la Commissione, infatti, i conferimenti di capitale e gli aiuti per finanziare i miglioramenti infrastrutturali dello scalo algherese nel periodo 2000-2010 sono stati assolutamente compatibili con le norme comunitarie.

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