La Nuova Sardegna

Omicidio di Marrubiu, gli investigatori sulle tracce del killer

di Elia Sanna
Omicidio di Marrubiu, gli investigatori sulle tracce del killer

Più nessun dubbio: Tonino Murranca è stato ucciso e bruciato all’interno della sua auto. Sentite in queste ore 20 persone

29 settembre 2014
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MARRUBIU. Ormai non ci sono più dubbi, anche se gli inquirenti attendono l’esito dell’autopsia sui resti di Tonino Murranca, l'ambulante di 59 anni, ritrovato carbonizzato nella sua auto a “Tanca Manna”, nelle campagne di Marrubiu.

Al furgone qualcuno ha appiccato il fuoco da più punti: questo è certo e l’elemento convince i carabinieri di Mogoro che non possa essersi trattato di un evento casuale. Qualcuno voleva far sparire le tracce. L’autopsia dovrà fornire conferme. Innanzitutto (forse dall’esame del dna) sull’identità del corpo ritrovato a Marrubiu, anche se pure su questo aspetto esistono pochi dubbi. In secondo luogo su come è avvenuta la morte o, quantomeno, sul fatto che la persona che si trovava all’interno dell’auto fosse ancora viva al momento del rogo.

Sulla vicenda in paese bocche cucite. Il fratello della vittima è irraggiungibile e nessuno ha voglia di parlare di un fatto grave che ha scosso la comunità. Quasi da subito il sindaco, Marco Atzei, si era detto convinto che ci si trovasse di fronte a un omicidio.

Ora le indagini dovranno tentare di dare un volto e un nome al responsabile. Gli inquirenti non avrebbero sinora trovato elementi di riscontro a quanto raccontato dal fratello dello scomparso, Giulio Murranca. «Ho visto un altro uomo alla guida del Berlingo di mio fratello».

Un uomo di mezza età, con dei baffi. Un dettaglio che potrebbe essere importantissimo, ma sul quale, appunto, non ci sono per ora conferme. O, quantomeno, se ci sono non vengono divulgate.

Gli investigatori, coordinati dalla procura della Repubblica di Oristano, anche ieri hanno sentito diverse persone. Una ventina in tutto, tra parenti e commercianti che avevano contatti di lavoro con Tonino Murranca. I carabinieri di Mogoro stanno anche controllando i tabulati telefonici del cellulare dell’uomo scomparso. In particolare devono essere accertate le eventuali telefonate fatte da quel telefono dopo l'ultima chiamata della vittima. L'ambulante aveva, infatti, parlato con il figlio confermando che stava per rientrare in paese dopo una commissione che avrebbe dovuto fare a Masullas. Poi il cellulare è rimasto muto e l'uomo non è mai arrivato nella sua casa di Pompu. Poche ore dopo erano scattate le ricerche andate avanti per due giorni, sino al ritrovamento dell'auto data alle fiamme. In una zona ai piedi del Monte Arci, ben distante da Pompu. Gli investigatori del Ris riprenderanno gli esami sia dei resti carbonizzati ritrovati all'interno dell'auto.Non sarà facile perché le fiamme hanno devastato il corpo lasciando solo pochissimi resti che renderanno difficili gli esami. La salma è già a disposizione del Ris e del medico legale, presso i laboratori dell'Istituto di medicina legale di Cagliari. Già questa mattina le attenzioni si concentreranno proprio sul cranio e alcuni frammenti di ossa, ritrovati nel sedile di guida dell'auto rintracciata a Marrubiu. Erano stati due agricoltori, al lavoro in una delle vigne di “Tanca Manna”, a ritrovare il Berlingo, venerdì mattina.

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