La Nuova Sardegna

Una stagione a teatro con Ovadia e Paolini

di Roberta Sanna
Una stagione a teatro con Ovadia e Paolini

Presentato ieri il cartellone del Teatro stabile di Sardegna Ci sono anche i lavori di Giuseppe Battiston e Mario Perrotta

24 settembre 2014
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CAGLIARI. Il “Cabaret Yiddish”, cavallo di battaglia di Moni Ovadia e della sua orchestra, il Galileo sapientemente raccontato da Marco Paolini, le solitudini newyorkesi di Paul Auster con Giuseppe Battiston, il ritratto affettuoso del pittore Ligabue di Mario Perrotta. Sono alcuni degli interessanti appuntamenti del cartellone della Stagione 2015/2015 del Teatro Stabile della Sardegna, che si aprirà l’8 novembre al Teatro Massimo con la compagnia di Luca de Filippo, nella commedia di Eduardo “Sogno di una notte di mezza sbornia”, una divertente opera che vira in farsa incentrata sul gioco del Lotto.

Nel presentare il cartellone che proseguirà sino a maggio - in assenza del convalescente direttore artistico De Monticelli – la presidente dello stabile Maria Grazia Sughi fa appello a stampa e spettatori augurandosi il successo della campagna abbonamenti. Insomma occorre contare più che mai sul pubblico in questo “anno terribile”, in cui non solo dalla Regione Sardegna si attende il saldo del 2013 e non si sa ancora quanto arriverà per il 2014, ma si paventa un ulteriore taglio del 30 per cento. La preoccupazione per il futuro, che lo Stabile condivide con le altre realtà sul territorio, non impedirà anche quest’anno di inserire in cartellone tre nuove produzioni, pensate in continuità con la proposta di drammaturgia contemporanea apertasi l’anno scorso.

A fine novembre vedremo quindi “Maratona di New York”, un testo di Edoardo Erba di successo internazionale, che il regista Francesco Brandi ha presentato come uno spettacolo insolito e attuale pur se scritto vent’anni fa. Una vera maratona in scena che vede correre con autentico fiatone e sudate i protagonisti, due cinquantenni ancora irrisolti, come è ormai sempre più frequente, che ancora si affannano verso una meta forse irraggiungibile. Lo spettacolo, interpretato da Luigi Tontoranelli e Corrado Giannetti, sarà arricchito da un particolare allestimento nella sala prove del Massimo.

“Le sedie” di Ionesco, è la seconda proposta in scena a marzo 2015 con Maria Grazia Bodio e Cesare Saliu diretti da Laura Pazzola, la giovane regista ormai entrata nella scuderia dello Stabile. La terza produzione sarà inserita a maggio nella quarta edizione del Festival di filosofia dal titolo “L’infinito fratricidio. Capire il male. Storia, memoria, catarsi.” In linea con il tema, il regista Guido De Monticelli ha scelto “Incendi” di Wajdi Mouawad, drammaturgo, regista, attore, tra i più considerati di questi anni a livello mondiale, un testo che fa rivivere la sconvolgente realtà della guerra in Medioriente, in cui l’autore, nato in Libano e ora cittadino del Quebec, ripercorre i sentieri della terra dell’infanzia, tra i fuochi di una guerra fratricida.

A completare il cartellone saranno: il Teatro Filodrammatici di Milano con “Brutto” di Marius von Mayenburg; L’Effimero meraviglioso con “Son tutte belle le mamme del mondo?” interpretato da Miana Merisi; Beppe Navello che, con un gruppo di attori polacchi del Teatr Slaski, propone un originale spettacolo sul cinema muto.

Due gli spettacoli fuori abbonamento programmati nel periodo natalizio, “Sotto le stelle del Cabaret” dello Stabile e “Non ce ne importa niente” con le Sorelle Marinetti e l’Orchestra Maniscalchi. Prima di partire con la stagione, dal 10 al 12 ottobre lo Stabile propone la terza edizione di “Øscena Festival”, rassegna curata in collaborazione con Cada die teatro che ogni anno invita da una diversa regione una rappresentanza di gruppi. Dopo la Lombardia e la Toscana, questa è volta sulla Sicilia, con la partecipazione di Spiro Scimone e di Luigi Lo Cascio.

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