La Nuova Sardegna

il festival

“Girovagando” indaga il tempo e la memoria

di Anna Sanna
“Girovagando” indaga il tempo e la memoria

SASSARI. Convivere con l’assenza, quella delle vittime di tutti i conflitti che non hanno mai fatto ritorno a casa. Storie come quella di Gavino Cherchi, partigiano sardo originario di Ittireddu...

22 settembre 2014
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SASSARI. Convivere con l’assenza, quella delle vittime di tutti i conflitti che non hanno mai fatto ritorno a casa. Storie come quella di Gavino Cherchi, partigiano sardo originario di Ittireddu fucilato il 28 marzo del 1945, a 33 anni. La sua vicenda è stata evocata nello spettacolo “Presence of Absence”, andato in scena giovedì e venerdì nel Cortile di Palazzo Ducale all’interno di Girovagando, il festival internazionale di arte in strada organizzato in collaborazione con Theatre en vol, giovedì e venerdì ha fissato le prime tappe del tema scelto quest’anno, le convivenze, con tante storie da raccontare e restituire alla comunità. Quella di Gavino Cherchi è stata accolta grazie alla collaborazione con la nipote Gavina Cherchi, che l’ha condivisa con gli artisti della compagnia serba Dah Teatar, nata a Belgrado negli anni difficili della guerra in Jugoslavia. Il risultato è stato “Presence of Absence”, uno spettacolo sulla memoria degli scomparsi, un’assenza che non lascia pace ai vivi. Migrato da Ittireddu a Parma dove insegnava al Liceo Classico Romagnosi, Gavino Cherchi aveva aderito subito al movimento clandestino. Venne catturato, torturato e ucciso dalle SS e il suo corpo gettato nel Po non fu mai più ritrovato. Sui fili che si incrociano dalle pareti del cortile, sono appesi i nomi e cognomi degli assenti. Le vittime della guerra nei Balcani diventano così quelle di tutti i conflitti, compresi quelli che hanno insanguinato l’Europa nella prima metà del Novecento. I morti però parlano, sono voci e ricordi nella mente dei vivi, ritornano nello spettacolo che riesce infine a dar loro sepoltura nell’eternità. Ancora Dah Teater ha stupito i passeggeri della linea 1 del bus Atp con lo spettacolo itinerante “In/visible City” mentre il centro della città è stato invece animato dalle performance del mimo El Niu, dalla musica della Royal Street Orchestra e dalla compagnia tedesca AntagonTheaterAktion con “Time Out” - spettacolo di trampolieri, danza e percussioni - e “The Desperation of Oxum” in piazza Castello e piazza Duomo, viaggio iniziatico e catartico sulla ricerca dell’acqua come fonte di vita. Gli artisti di Francoforte nella tarda serata di giovedì hanno anche affiancato i padroni di casa di in una versione rivisitata del classico di Theatre en vol “Gernika” in Porta Sant’Antonio. Uno sguardo alla crisi economica globale infine lo ha dato lo spettacolo “Pop Economix Live Show” coprodotto dall’Associazione Pop Economix con Banca Etica e Teatro Popolare europeo. Una “conferenza teatrale” per raccontare il fallimento della Lehman Brothers e le sue conseguenze sulla vita di tutti noi. La colpa è soltanto dei grandi della finanza o siamo tutti un po’ colpevoli? Questa la riflessione finale, un invito alla presa di coscienza sulle nostre scelte come consumatori.

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