La Nuova Sardegna

L’ultimo saluto a Luigi Mereu, lo speleologo gentile

di Nino Muggianu
L’ultimo saluto a Luigi Mereu, lo speleologo gentile

Una folla commossa ha partecipato a Nuoro ai funerali del giovane imprenditore Luigi Mereu morto a Su Bentu

21 settembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO Una folla commossa ha partecipato ieri ai funerali di Luigi Mereu, il giovane imprenditore con la passione della speleologia deceduto giovedì notte nella grotta di Su Bentu nella valle di Lanaittu a Oliena. Le esequie si sono tenute nella chiesa di San Paolo a Nuoro, a un centinaio di metri da casa Mereu. Anche Dorgali, paese di origine della famiglia, si è stretto attorno ai Mereu, molto conosciuti non solo in provincia: il papa Salvatore è il titolare della Mereu Auto, con filiali a Oristano e Sassari. Inconsolabili la signora Maria, e le sorelle di Luigi, Paola e Marianna. Un fiume di gente per tutta la mattinata ha fatto la spola nella casa di via Castelsardo, una fila interminabile a testimoniare l’affetto che si era conquistato Luigi con i suoi modi gentili. «Un ragazzo di una bontà infinita» è riuscito a dire il padre Salvatore «Non c’è nulla da dire – ha aggiunto –, ha parlato lui con i suoi modi fare e il suo comportamento». Troppo piccola la chiesa per accogliere tutti, tantissime le persone che sono dovute rimanere all’esterno.

Non sono voluti mancare gli amici del gruppo speleo e del Soccorso alpino, così come i concessionari di mezza Sardegna e poi tanti conoscenti e clienti. A concelebrare la messa assieme a una decina di sacerdoti delle diocesi di Nuoro è stato il parroco don Alessandro Fadda che nell’omelia, facendo riferimento al vangelo di Luca, ha ricordato che il seme è la parola di Dio e ricordando Luigi ha aggiunto: «Solo coloro che dopo avere ascoltato la parola con cuore buono e perfetto la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza». «Abbiamo perso un amico prima che un datore di lavoro – hanno detto i colleghi –: calma, si risolve tutto diceva, era l’educazione e la delicatezza in persona, ci mancherà tantissimo». Affranti, immobili, senza più parole né lacrime anche gli amici che erano con lui al momento dell’incidente nella grotta che conosceva molto bene, aveva fatto un filmato in 3D, ne conosceva ogni angolo. In quel punto dove è scivolato è passato decine di volte ma giovedì sera il destino aveva previsto per lui un altro cammino.

Quando era andato via la sera di giovedì, dopo una intensa giornata di lavoro, non aveva detto che sarebbe entrato in grotta ma che sarebbe andato ad uno spuntino, in realtà finito il lavoro in grotta, con tutto il gruppo avrebbe dovuto festeggiare per la conclusione della collaborazione per le esercitazioni degli astronauti dell’Agenzia spaziale europea. Assieme alla passione della speleologia aveva quella della musica jazz, era un bravo bassista, suonava spesso con un gruppo.

Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative