La Nuova Sardegna

Gli esuberi Meridiana: «Non lasciateci soli»

di Stefano Ambu
Gli esuberi Meridiana: «Non lasciateci soli»

Un centinaio di dipendenti ha protestato a Cagliari sotto il consiglio regionale La solidarietà di Ganau: «Siamo dalla vostra parte. Lunedì anche io sarò a Olbia»

20 settembre 2014
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CAGLIARI. Posti che sembrano prendere il volo. E lavoratori che dicono no: non può finire così. Vogliono uno stop alle carte e alle procedure che portano verso un traguardo che si chiama disoccupazione. E mettono una condizione: tutti a bordo, nessuna trattativa sui licenziamenti. I dipendenti Meridiana chiedono lavoro. E per ora anche un po' di tempo, almeno due anni di tregua "costruttiva", per continuare a fare sino alla pensione quello che hanno sempre fatto: pilota, assistente di volo, personale di terra. La mobilitazione scattata ieri sotto il Consiglio regionale ha un'urgenza che si legge negli sguardi dei circa 100 dipendenti che hanno sistemato gli striscioni, sventolato le bandiere o indossato la maglia rossa, blu o gialla con la scritta twitteriana "#io sono un esubero Meridiana". «Questa è la quarta volta che siamo qui – spiega al megafono Francesco Staccioli, Usb – ma ora siamo veramente al dunque. E non abbiamo più niente da perdere». Sì perché c'è un countdown partito con l'annuncio della mobilità per 1.634 dipendenti. «Mancano 35 giorni - ha detto Staccioli- e noi abbiamo bisogno di risposte concrete». Almeno uno stop. Per pensare al rilancio non solo con la tecnologia, ma anche con i lavoratori. «Durante questo periodo – spiega Massimiliano Marchese, Filt Cgil – l'azienda, se non ha più voglia di investire, deve favorire l'ingresso di un partner. Qui c'è sviluppo: Meridiana parla di rilancio. Ma 1.634 persone fuori significano la fine, non la ripartenza». E a questo punto la richiesta è quella di un coinvolgimento della Regione. I dipendenti erano pronti a salire su, dal presidente del Consiglio. E invece Gianfranco Ganau è sceso lui, in mezzo al presidio. «Siamo dalla vostra parte – ha detto – bisogna difendere i posti di lavoro e la logistica: ci attiveremo ancora per sollecitare l'intervento dell'assessore regionale ai Trasporti. Anche se è chiaro che questa vertenza si risolve solo a livello nazionale». Il primo a fargli il riassunto delle puntate precedenti e di quello che i lavoratori si aspettano dalla Regione Marco Bardini, Ali cassintegrati. Poi è stata la volta delle altre sigle sindacali. Ganau ha assicurato la sua presenza al consiglio comunale a Olbia convocato lunedì per parlare di Meridiana. Lavoratori e sindacati hanno segnalato la questione AirItaly: «Proprio quando si annunciava la mobilità – ha detto Marchese – a Napoli veniva convocata una conferenza in cui si parlava del potenziamento delle rotte di AirItaly».

«Di solito le aziende delocalizzano fuori dall'Italia – ha aggiunto Bardini –, qui stiamo assistendo a una delocalizzazione tutta italiana». I lavoratori, incassate le garanzie di Ganau, hanno continuato l'assemblea sotto i portici affrontando anche questioni tecnico-giuridiche con i legali. E soprattutto organizzando le prossime giornate di lotta.

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