La Nuova Sardegna

Granite e gelati, ma solo in spiaggia

di Sabrina Zedda
Granite e gelati, ma solo in spiaggia

La storia di Marco L’Abbate, titolare della Granita Fun «Ho iniziato con due carretti, ora ne ho 200 in tutta l’isola»

12 settembre 2014
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CAGLIARI. La loro specialità è la granita al cocco: gustosa e fresca, è preparata con noci di cocco arrivate da Panama e tagliate direttamente da loro. Ma ci sono anche tanti altri prelibati gusti: anguria, fragola, menta, limone… E, soprattutto, c’è la storia della Granita Fun: un’azienda di San Sperate che nel ’96, appena nata, contava solo due carretti sulla spiaggia del Poetto, e oggi ne ha invece 200 sparsi sui litorali di tutta l’Isola.

«Avevo 19 anni quando ho cominciato – racconta Marco L’Abbate, 39enne ideatore della Granita Fun – Allora facevo il militare, ma per dar gambe al mio progetto presi qualche permesso. E con un mio amico cominciai l’avventura». La dote erano pochi soldi e tanta passione, unita a un saper fare imparato da Marco gli anni precedenti quando, studente, passava le estati facendo la stagione nelle gelaterie della Costiera adriatica. «Decisi di mettere su un’attività mia – continua –. Così acquistai due carretti direttamente in Sicilia, la patria della granita». Sette milioni e mezzo a carretto più Iva, più tutte le altre spese d’inizio attività: l’impresa cominciava con dei costi difficili da sostenere. «I primi tempi il morale era basso – continua Marco L’Abbate – Spese tante e successo poco. Mi alzavo la mattina alle 4 per andare al mercato a comprare la frutta fresca poi in spiaggia, sotto il sole. Non vedevamo l’ora fosse tutto finito». Invece, pochi mesi dopo, ecco il grande salto con file davanti al carretto anche di 50 minuti. Nel 2001 è stato aggiunto un carretto anche a Villasimius, e pian piano l’attività si è estesa all’intera Isola, imponendo di lasciare il vecchio centro di produzione di 25 metri quadri per trasferirsi in uno di 100, dove si lavora quasi a ritmi industriali.

«Oggi abbiamo 200 carretti in tutta la Sardegna, senza contare le persone che lavorano alla produzione e distribuzione – spiega ancora Marco – Ma a dispetto delle dimensioni industriali, lavoriamo ancora come artigiani. La qualità è il primo ingrediente per lavorare bene, così continuiamo a rifornirci ogni mattina con frutta fresca selezionata, come il cocco di Panama o i limoni siciliani». Attorno alla granita made in Sardinia c’è un indotto non indifferente: «I carretti non li acquisto più dalla Sicilia – precisa il titolare- ma li compro qui a 500-600 euro, grazie a un saldatore che me li produce direttamente».

Il segreto del successo? Oltre al fiuto per gli affari, rivela Marco L’Abbate, l’aver saputo coinvolgere i lavoratori, responsabilizzandoli e facendogli gestire il più possibile le attività dislocate sul territorio. E adesso qualcuno di loro si è trasferito a Tenerife, deciso a continuare l’avventura lì.

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