La Nuova Sardegna

TRINITA’ D’AGULTU. La strada provinciale 90, che unisce Castelsardo a Santa Teresa Gallura, si allontana per lunghi tratti dalla costa, tanto che si ha l’impressione di aver perso il contatto con il mare; ma poi basta individuare la giusta deviazione e si raggiunge in breve il litorale, punteggiato da spiagge movimentate dalle strutture bizzarre del granito. È il caso di Cala Sarraina, un arenile di non più di duecento metri che le onde hanno costruito pazientemente tra le rocce: il granito spunta e domina dovunque, sia con massi che creano sipari tra le varie parti del lido, sia con scogli che affiorano al largo, e i bagnanti si divertono a raggiungere a nuoto o in barca, sia infine con le scogliere che si allungano ai lati, in parte praticabili, e continuano con promontori che contribuiscono a creare un angolo riparato dai venti e dalle onde.

La grande mappa delle spiagge della Sardegna

Oltre le punte estreme si apre il mare aperto, si distingue soltanto una parte del profilo dell’Asinara; sul retro si levano le colline dove la roccia lascia via via spazio sempre maggiore alla macchia. Dal granito deriva ovviamente anche la sabbia, che è di colore rosato e di grana grossa, ma profonda; l’acqua è limpidissima, di tonalità dal verde e l’azzurro; il fondale è sabbioso e poco profondo nella parte centrale, roccioso e profondo tutt’intorno, e quindi molto apprezzato dagli appassionati dell’esplorazione subacquea. Per quanto così selvaggia cala Sarraina è servita, oltre che da un accesso su strada asfaltata, da parcheggio, bar e ristorante. La deviazione – segnalata – per raggiungerla si apre nei pressi del chilometro 36 della provinciale, a 16 chilometri dal quadrivio dell’Isola Rossa e a dieci da quello di Vignola. È un nastro di asfalto che si inoltra tra pascoli e campi di collina; dopo un paio di chilometri inizia la discesa che, inoltrandosi tra massi e cespugli, offre la vista sempre più ampia sul mare. Il percorso totale per arrivare ai parcheggi è di quattro chilometri.