La Nuova Sardegna

l’allarme

Macomer, ora la fiera del libro è a rischio

Macomer, ora la fiera del libro è a rischio

L’appuntamento è fissato a ottobre. Aes e Alsi: «La Regione ha tagliato i fondi»

05 settembre 2014
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MACOMER. L’edizione 2014 della fiera del libro in calendario per ottobre rischia di saltare. La Regione non ha ancora deliberato lo stanziamento di 50 mila euro col quale solitamente finanzia la manifestazione. Il comune ha già fatto la sua parte inserendo in bilancio una somma di pari importo, ma non può conferire all’Associazione editori sardi l’incarico di procedere con l’organizzazione della rassegna perché non c’è ancora la delibera regionale che dà certezza al finanziamento. La presidente dell’Associazione editori sardi (Aes), Simonetta Castia, e la presidente dei Librai sardi (Alsi), Luciana Uda, chiedono alla Regione e al comune di Macomer di risolvere i problemi che impediscono di avviare la fase operativa dell’organizzazione dell’evento. «A poche settimane dalla data canonica della Mostra regionale del libro – spiegano – la Regione sarda, malgrado le reiterate rassicurazioni, non ha ancora emanato la delibera di attribuzione del finanziamento al Comune di Macomer, che non dà il via libera per il programma. Dopo la mancata partecipazione della Sardegna, la primavera scorsa, al salone internazionale del libro di Torino, cresce il timore che l’evento possa saltare clamorosamente nell’indifferenza generale». Luciana Uda dice che c’è stato un unico incontro con l’assessore alla cultura del comune di Macomer a fine luglio e che librai ed editori chiedono solo chiarezza sui tempi della mostra, che comporta un notevole impegno organizzativo. «Dopo quasi un mese e mezzo – dice – tutto tace». L’amministrazione comunale di Macomer ha scritto all’assessore regionale alla Cultura sollecitando la delibera. «Purtroppo – dice l’assessore di Macomer, Giovanni Biccai, – i tempi della Regione sono questi. Il finanziamento ci è stato garantito ed è certo. La Regione tiene a questa mostra. Senza un atto deliberativo non possiamo però dire all’Aes di procedere». (t.g.t.)

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