Creditori scatenati, citazioni per 7 milioni
Masnata e Chimica Sarda al tribunale civile: senza il saldo delle forniture a rischio 60 posti di lavoro
CAGLIARI. Sospesa dal tribunale la procedura prefallimentare, il bilancio 2013 in ordine, i soldi regionali arrivati in tempo per capitalizzare la società guidata da un nuovo manager e darle un futuro: sembrava che Abbanoa avesse imboccato finalmente la strada del risanamento.
Ora però si scopre che la situazione finanziaria che sarebbe migliorata e lo scampato pericolo di fallimento non hanno interrotto il flusso di iniziative legali agganciate a uno stato debitorio che ha assunto i connotati della voragine. Non c’è tregua, per Abbanoa. Al contrario i creditori ballano attorno alla sede operativa cagliaritana di viale Diaz, assediata dagli avvocati. Di più: Masnata e Chimica Sarda, le due società di Cagliari e Sassari che forniscono ad Abbanoa il cloro e altre sostanze per la potabilizzazione dell’acqua, hanno chiesto e ottenuto l’intervento del tribunale civile di Cagliari, la sezione dedicata alle imprese, per salvarsi da una pesante ristrutturazione aziendale che finirebbe per coinvolgere rispettivamente 47 e 13 dipendenti.
I ritardi nel saldo delle forniture - è scritto nella richiesta di ingiunzione, accolta dal giudice lo scorso 30 giugno - hanno costretto le due società a indebitarsi con le banche, impelagandosi in spese per interessi e soprattutto nel rischio di chiudere baracca. Ma a quanto ammonta il debito di Abbanoa nei confronti delle due aziende, che a gennaio 2013 si sono aggiudicate come raggruppamento temporaneo l’appalto per la fornitura delle sostanze chimiche?
A leggere l’atto ingiuntivo firmato dagli avvocati Mattia Carta e Stefania Ambu dei tre milioni e 802 mila euro dovuti al 25 marzo scorso Abbanoa deve saldare ancora un milione e 746 mila euro. Ma mentre la società regionale cercava i soldi per evitare un nuovo pignoramento è maturato un altro milione e 572 mila euro che portano il debito complessivo a tre milioni e 318 mila euro, cui vanno aggiunti gli interessi di mora e le spese legali.
Il tribunale ha stabilito che Abbanoa deve pagare tutto e subito, ma sarà in grado di farlo? Non è finita: c’è anche Tecnocasic, la controllata del consorzio industriale di Cagliari, che rivendica un credito complessivo di tre milioni e 618 mila euro legato al servizio di veicolazione dell’acqua ai tempi dell’Esaf-Eaf - ereditato da Abbanoa - e a servizi più recenti. Con un atto notificato il 17 luglio scorso l’avvocato Giancarlo Mereu ha citato in giudizio Abbanoa, l’udienza si farà il prossimo 15 dicembre. (m.l)