La Nuova Sardegna

Maninchedda: è mia la colpa della gaffe

Maninchedda: è mia la colpa della gaffe

Autorità portuali, l’assessore spiega di aver fornito lui a Pigliaru l’errata notizia sull’accorpamento

01 settembre 2014
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CAGLIARI. «Tutta colpa mia». L’assessore Paolo Maninchedda si assume la responsabilità della gaffe della Regione sulla riforma delle autorità portuali. I commenti intempestivi con cui il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore ai Trasporti, Massimo Deiana, avevano commentato l’accorpamento delle autorità portuali isolane, in realtà stralciato all’ultimo dal decreto Sblocca Italia, è figlia di un errore di comunicazione di Maninchedda. È stato lo stesso assessore ai Lavori pubblici ad ammetterlo ieri sul suo blog “Sardegna e libertà”. «La Conferenza delle Regioni ha inviato nei giorni scorsi alle mail del mio assessorato la bozza del decreto Sblocca Italia – racconta –. In questo testo, era presente un articolo 39 che ridefiniva il numero e le funzioni delle autorità portuali. Il testo era annunciato da tempo e non aveva, come altre parti del decreto, controindicazioni provenienti da altri ministeri. Poi il testo è stato evidentemente cassato dalla versione definitiva del decreto. Questo equivoco è diventato un caso sui giornali. Ma siccome sono abituato dall'educazione, non dalla politica, ad assumermi sempre le mie responsabilità, comunico che sono stato io a segnalare la cosa alla presidenza e all'assessorato dei Trasporti». Dunque, la gaffe di Pigliaru e Deiana ha ora un nome e cognome. «Se è una cosa grave, me ne assumo la responsabilità – scrive ancora Maninchedda –, ma preferisco un allarme giustificato per eccesso di vigilanza su ciò che fanno a Roma, alla politica sarda dell'assenza accondiscendente degli anni passati rispetto a tutti i processi decisionali che maturavano nella capitale italiana. Meglio essere troppo attenti rispetto ai comportamenti del governo, rispetto al quale io personalmente sono sempre molto diffidente, ed essere intempestivi, come mi è accaduto in questo caso, che non passare sulla terra giulivi mentre burocrati di ogni tipo ti mangiano la pastasciutta in testa». Al termine del post Maninchedda allega anche l’articolato previsto nella bozza, dove si può leggere la nascita, tra le altre 15, della nuova autorità portuale di Cagliari-Olbia-Porto Torres. Per ora, a quanto pare, solo rimandata.

Ieri Maninchedda è stato anche protagonista di un botta e risposta con Mauro Pili. Ad accendere la miccia il leader di Unidos. «Alla Sardegna vengono scippati di colpo 308 milioni di euro. Il decreto Sblocca Italia in realtà è un decreto Imbroglia Sardegna. I professori di viale Trento si confermano dilettanti allo sbaraglio». Immediata la replica dell’assessore. «Fare l'opposizione è giusto, fare i gufi è una vocazione: Pili è infastidito dall'accordo di programma quadro rinforzato sulla viabilità e non crede che la Sardegna e l'Anas riusciranno ad aggiudicare i lavori entro il 31 dicembre 2015. Il fatto che lui non sia abituato a questi ritmi non stupisce nessuno e il fatto che ciò che si è concordato sia realizzabile sarà dimostrato dai fatti». (al.pi.)

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