La Nuova Sardegna

Caos trasporti, GoinSardinia attacca l'armatore greco su Facebook

di Giampiero Cocco
Caos trasporti, GoinSardinia attacca l'armatore greco su Facebook

La società dirama un comunicato: «Siamo costernati per i disagi, i passeggeri verranno tutti risarciti»

01 settembre 2014
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OLBIA. Lo stato di emergenza nel settore dei trasporti marittimi venutosi a creare dopo il flop GoinSardinia è rientrato nella normalità. L’Unità di crisi coordinata dall’ammiraglio Nunzio Martello resterà operativa sino all’imbarco dell’ultimo dei passeggeri della compagnia di navigazione sarda.

Un primo bilancio della situazione è stato fatto, ieri mattina, tra i vertici della direzione marittima, la prefettura di Sassari e la Regione, attraverso i rappresentanti degli assessorati ai Trasporti e al Turismo. «La risposta delle istituzioni è stata rapida ed efficace, per quanto di nostra competenza», ha spiegato Nunzio Martello, che, al tavolo di crisi, ha ovviamente chiamato anche l’amministratore delegato della compagnia di navigazione GoinSardinia, Giampaolo Scano, e il direttore del booking. I quali, attraverso un comunicato diffuso sul social network Facebook dall’ufficio stampa della società, hanno fornito la loro versione sui fatti. «Goinsardinia non è fallita – scrive la società – non ha chiuso i battenti, continua a esistere ed è parte attiva nell'opportuno tavolo di lavoro coordinato dall'ammiraglio Nunzio Martello per fronteggiare una situazione di emergenza che trova origine nel noleggio di una nave da parte dell'armatore Anek che si è rivelato carente nelle prestazioni e negli standard pattuiti contrattualmente».

Nel messaggio i soci della compagnia esprimono il loro dispiacere per il caos di questi ultimi giorni. «Costernati, rammaricati e solidali ai profondi disagi che hanno patito e stanno patendo tutti coloro che hanno dato fiducia e sostegno all'iniziativa di GoinSardinia, che trova radice nell'insopprimibile istinto di sopravvivenza degli operatori turistici della Sardegna che erano ormai destinati alla chiusura dei propri esercizi per l'elevato costo dei trasporti. Profondamente dispiaciuti per quanto occorso e per tutti coloro che ancora devono fare ritorno a casa, siamo a chiedere loro scusa ma anche a ringraziare tutte le persone che ancora oggi offrono comprensione e condividono lo spirito del progetto. GoinSardinia non è una operazione a scopo di lucro di alcuni avventurieri, ma è un esempio di civile ribellione allo stallo economico del turismo in Sardegna per il costo dei trasporti via mare».

Scano annuncia anche che «sono già state avviate le procedure verso la nostra compagnia di assicurazione per i risarcimenti che devono essere eseguiti nei confronti dei passeggeri ed è soprattutto stato avviato il contenzioso nei confronti dell'armatore Anek per il risarcimento del danno patito da GoinSardinia per le violazioni contrattuali. Tutti vorremmo risposte immediate ma quando le questioni tecniche sono complesse è irreale convincersi di poterle ottenere. GoinSardinia è costantemente al lavoro per dare risposta a tutti e non intende dimenticare o trascurare nessuno tra le persone che hanno dato fiducia acquistando un biglietto per la Sardegna o per i sardi che volevano poter partire dalla Sardegna. Desideriamo chiarire che il sistema di comunicazione via sms e mail è l'unico che consente di raggiungere una moltitudine di persone – conclude la società –. Inviare sms corrisponde alla necessità di informazione del passeggero e sicuramente non a sottrarsi al dialogo con i passeggeri. GoinSardinia era ed è presente».

Intanto, però le due inchieste aperte sul caso, amministrativa e penale, proseguono.

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