La Nuova Sardegna

Rogo devasta 300 ettari

di Alessandro Farina

Paura tra Sindia e Sagama, intervengono i Canadair

30 agosto 2014
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SINDIA. Un incendio di vaste proporzioni, con un fronte di fuoco ampio diversi chilometri, ha devastato ieri pomeriggio circa 300 ettari nelle campagne al confine tra Sindia e Sagama. Il fuoco si è sviluppato intorno alle 13 e il fronte si è poi esteso impegnando a terra diverse squadre dell’Ente foreste in arrivo da Bosa e dai centri della Planargia.

Sul fronte aereo sono intervenuti, nel momento di massimo impegno, due Canadair e tre elicotteri Lama delle basi di Bosa, Fenosu e Anela, impegnati nel tentativo di arginare le fiamme, sospinte dal vento di maestrale. Che ha indirizzato il rogo dalle campagne di Sagama, già teatro nei giorni scorsi di un grosso incendio, verso quelle di Sindia. Le fiamme hanno attraversato zone di pascolo boscato e interamente i settanta ettari dell’azienda di Silvio Loggias, che ha salvato il bestiame mettendolo al riparo dentro un capannone, mentre nella zona si levavano imponenti colonne di fumo. Che, dalla Planargia, davano l’idea della vastità del rogo, considerando che sull’orizzonte azzurro si stagliava il grigio della fuliggine.

Intorno alle 15 le forze in campo sono state rinforzate dall’arrivo di altri mezzi aerei e squadre a terra, circa 60 uomini dell’ente foreste e due squadre dei vigili del fuoco. Agli uomini dell’antincendio presenti in Planargia infatti si sono unite le squadre in arrivo dal Marghine e anche da altri centri della provincia di Oristano, si apprende.

L’incendio è stato domato sono nel tardo pomeriggio: a quel punto, dopo ore di vera e propria battaglia in terreni impervi, Canadair ed elicotteri sono rientrati alla base ed a terra è iniziata un altro fondamentale lavoro, quello della bonifica del terreno. Che evita che nuovi focolai possano ulteriormente innescarsi.

Qualche giorno fa il fuoco era partito dalle campagne di Flussio, sospinto dal vento fino alle porte di Sagama, dove è stato fermato dall’imponente apparato antincendio. In quella occasione una prima stima dei danni segnava la distruzione di oltre trenta ettari di pascolo cespugliato. Nei giorni scorsi le fiamme avevano prima interessato la zona del confine tra Suni e Pozzomaggiore in mattinata e poi, nel pomeriggio, quella tra Suni e Sindia, tanto da costringere a chiudere al traffico la statale 129 bis per diversi minuti considerando che le fiamme lambivano la trafficata arteria. Ieri quindi il vasto incendio tra Sagama e Sindia, con altre decine di ettari di pascolo e bosco distrutti dal fuoco. Secondo una prima stima tra i 250 e 300 ettari.

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