La Nuova Sardegna

Bufera sul convegno con Dore: rinuncia il professor Sechi

di Giovanni Bua
Bufera sul convegno con Dore: rinuncia il professor Sechi

Il moderatore spiega perché ha declinato l’invito: non voglio si pensi a connivenza con la psiconeuroanalisi

30 agosto 2014
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SASSARI. Continuano gli “scossoni” legati al convegno su nevrosi e demenze, in programma sabato 6 settembre ad Alghero, che vede tra i relatori Giuseppe Dore e Marinella D’Onofrio, entrambi indagati nell’ambito dell’inchiesta Alzheimer che nel 2012 portò all’arresto di 12 persone. Gian Pietro Sechi, della clinica Neurologica dell’università di Sassari, invitato a moderare la tavola rotonda conclusiva dell'incontro, ha infatti deciso di passare la mano. «Considerate le recenti polemiche suscitate dall' evento – spiega in una mail inviata a tutti i docenti, dopo averne dato comunicazione al rettore, al professore Virgilio Agnetti e agli organizzatori del convegno – comparse anche sulla stampa, al fine di spazzare via qualsiasi dubbio di contrapposizione tra correnti scientifiche in ambito neurologico, o peggio di connivenza o apologia con un metodo definito Tecniche psiconeuroanalitiche, attualmente privo di qualsiasi validazione scientifica, sento il diritto dovere di declinare l'invito a partecipare a tale convegno».

Un passo indietro che, volendo spazzare qualsiasi dubbio di contrapposizione tra correnti scientifiche in ambito neurologico, le rende in realtà ancor più plastiche. A far montare la polemica intorno al convegno organizzato dalla “controversa” scuola superiore di studi universitari e di ricerca Santa Rita, è stata infatti, più che il seminario in sè, la sua comunicazione nella home page dell’università fatta su segnalazione del direttore della clinica neurologica dell’Aou Virgilio Agnetti. Che si è difeso da chi lo accusava di voler “riabilitare” i suoi allievi Dore e D’Onofrio dicendo che la sua era una ordinaria segnalazione fatta alla redazione web, come spesso accade perconvegni o seminari riguardante la medicina. Tesi che però non ha convinto molti all’università. Soprattutto tra i “rosatiani”, gli allievi del suo predecessore alla guida della clinica neurologica, il professor Giulio Rosati.

La polemica è montata furiosa, con il rettore Mastino che ha fatto una secca presa di distanze dal corso e ha condannato la presenza tra i relatori di Dore e D’Onofrio. E lo stesso organizzatore del corso, Vincenzo Valenti del Santa Rita, che si è scusato con l’univeristà turritana e ha fatto sparire dalla locandina qualsiasi riferimento che ne potesse far dubitare il coinvolgimento. Pur difendendo, come i legali della D’Onofrio, il diritto ad esprimersi di chiunque.

Ieri l’ultimo atto con la rinuncia di Gian Pietro Sechi a moderare il dibattito al convento di San Francesco. Che rimane confermatissimo, con il medico di Ittiri, per la prima volta in pubblico dopo lo scandalo scoppiato nel 2012, che farà il suo programmato intervento. Con buona pace di chi lo considera soltanto un truffatore.

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