La Nuova Sardegna

Marina Cafè Noir, cultura resistente

di Sabrina Zedda
Marina Cafè Noir, cultura resistente

Il festival apre il 10 settembre con Staino e Macchiavelli

28 agosto 2014
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CAGLIARI. Loriano Macchiavelli e sua figlia Sabina. I bolognesi Wu Ming e il francese Serge Quadruppani. Sergio Staino e Sandro Ruotolo. Dopo due stagioni quasi da dimenticare, Marina Cafè Noir ci mette un’altra volta la faccia: con un programma ricco e un parterre di ospiti che non delude le aspettative di chi ha amato la più longeva manifestazione letteraria dell’isola sin dalla prima ora. “Non tutto è in vendita” è il sottotitolo scelto per l’edizione numero XII della rassegna che stavolta (e questa è la prima sorpresa) torna a settembre, dal 10 al 15, per una quattro giorni di presentazioni, reading, incontri, mostre, concerti e molto altro. Altra novità del festival è che non sarà più il quartiere Marina a ospitarlo, ma il Chourmo Village, uno spazio con il nome degli organizzatori (l’associazione culturale Chourmo, appunto), ricavato nel quadrato tra piazza Costituzione e i Giardini pubblici, crocevia tra gli storici quartieri Marina, Castello e Villanova. «Il sottotitolo del festival quest’anno è forte – riflette Giacomo Casti, di Chourmo – Vogliamo sottolineare la voglia politica, che non è mai mancata alla manifestazione, di dire che se da un lato la cultura produce economia, e quindi un reddito, dall’altro produce anche qualcosa di più impalpabile e di non negoziabile che appartiene solo al lettore».

Non poteva allora esserci modo migliore per scrollarsi di dosso la delusione dell’ultimo anno, con un’edizione in tono minore andata in scena a dicembre, e ritrovare un nuovo vigore in quest’ultimo e suggestivo scampolo d’estate. Anche se, ammettono da Chourmo, il gioco è rischioso perché la crisi rende le risorse troppo esigue (dal Comune arrivano appena 12 mila euro) e allora per mandare avanti il sogno è stato deciso fortemente di provarci lo stesso: «Abbiamo fatto un salto nel buio», dice da Chourmo Carlo Birocchi, ma, gli fa eco Francesco Scanu, altra anima della manifestazione, «siamo felici perché portiamo quello che ci piace».

Si parte mercoledì 10 settembre in piazza Savoia, nello stesso quartiere che sinora è stato la culla del Marina Cafè noir, con “Sacrosante risate” incontro con il vignettista satirico Sergio Staino presentato da Bepi Vigna, vignettista a sua volta. Questo sarà l’unico appuntamento nel rione Marina. «Continuare a fare il festival qui non era più possibile perché in questi anni lo sviluppo del quartiere non lo ha più reso capace di sopportare ogni sera le presenze del nostro festival», spiega Giacomo Casti.Da qui la decisione, e la scommessa, di spostare la rassegna, chiudendo al traffico la zona interessata. Da giovedì 11 quindi appuntamento nel Chourmo Village: il primo incontro a essere ospitato nella nuova area è, alle 18, “Tra spreco e sostenibilità”. Protagonista sarà Massimo Cirri, storico conduttore della trasmissione radio Caterpillar, intervistato dal giornalista Gianni Zanata. Subito dopo è la volta della presentazione del libro “Blues di Banlieue - Uomini in rivolta” di Nan Aurousseau, scrittore francese che ha scoperto la sua vocazione letteraria durante un periodo di detenzione. Tra gli altri appuntamenti del fittissimo calendario (33 in tutto per un totale di 80 ospiti, il programma completo è su marinacafenoir.it) sempre giovedì 11, ma alle 2, nel Giardino sotto le mura è in programma il concerto del cantautore anarchico Alessio Lega. Venerdì 12 è imperdibile l’incontro con il padre della narrativa poliziesca italiana, Loriano Macchiavelli, che arriverà con la figlia Sabina, autrice e scrittrice anche lei. Sabato 13 il giornalista Sandro Ruotolo sarà protagonista dell’incontro dal titolo “La terra bruciata”. Per tutta la durata del festival la Mediateca del Mediterraneo proporrà un percorso di libri, film e non solo ispirato ai temi e agli autori di questa edizione.

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