La Nuova Sardegna

La caletta nascosta di Li Paddimi, una perla tra Castelsardo e Sassari

di Salvatore Tola
La caletta nascosta di Li Paddimi, una perla tra Castelsardo e Sassari

26 agosto 2014
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CASTELSARDO. Le lunghe distese di sabbia che si affacciano sul golfo dell’Asinara, quella di Platamona, a ovest, e quella di Valledoria-Badesi, a est, sono divise dalla punta di Castelsardo, dove le formazioni rocciose arrivano, per buona parte impraticabili, fino alla superficie marina. Chi ama luoghi come questo deve accontentarsi di spiagge piccole, dall’accesso non facile, ma rese in molti casi suggestive da quella loro stessa conformazione e dal paesaggio che fa corona. È il caso di quella nota come Li Paddimi. L’arenile, lungo meno di cento metri e poco esteso anche in larghezza, è in minima parte sabbioso, tutto il resto è di ciottoli di colore rossastro scuro. Alle due estremità continuano gli scogli; un grosso masso la divide in due; e subito dietro si leva una parete rocciosa. Qua e là si affaccia la macchia mediterranea, con qualche ciuffo di fichi d’India.

La grande mappa delle spiagge della Sardegna

La vista spazia sul mare aperto, a sinistra e di fronte si stagliano i rilievi dell’Asinara, a destra si vedono, nelle giornate migliori, le coste della Corsica. L’acqua è limpidissima, di un colore celeste che diventa più scuro a seconda del fondale, che è fatto di sassi e scogli; ma sul versante occidentale si allunga una piattaforma di pietra sulla quale, con un po’ di attenzione, ci si può inoltrare avendo l’acqua fino a mezza gamba. Il luogo non è adatto ai bambini e alle persone poco esperte del nuoto; e anche il percorso per raggiungerlo richiede un po’ di attenzione. L’accesso si trova lungo la statale 200 che unisce Sassari a Castelsardo: al chilometro 25,5, ossia 6 prima di questo secondo centro, si nota sul lato del mare una piccola area di sosta, in corrispondenza di un’interruzione della barriera metallica. Si può lasciare l’auto in qual punto, oppure imboccare una pista che scende per un centinaio di metri. Da qui ha inizio il sentiero ripido e in parte scosceso che, inoltrandosi tra la macchia e le rocce, conduce alla spiaggia in una decina di minuti.

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