La Nuova Sardegna

usini

Il dolore degli amici della vittima: «Ci mancherà il suo sorriso»

di Franco Cuccuru ; di Franco Cuccuru
Il dolore degli amici della vittima: «Ci mancherà il suo sorriso»

USINI. La notizia di colpo ha spento il paese. Tutto si è fermato. Un vuoto misto a dolore, rabbia e incredulità ha lasciato il posto ai sorrisi della gente. La giovane vita di Diego Pinna, spezzata...

25 agosto 2014
3 MINUTI DI LETTURA





USINI. La notizia di colpo ha spento il paese. Tutto si è fermato. Un vuoto misto a dolore, rabbia e incredulità ha lasciato il posto ai sorrisi della gente. La giovane vita di Diego Pinna, spezzata a soli 22 anni in una calda serata di mezzo agosto, ha dato fine ai sogni di un giovane carico di aspettative, voglia di vivere e di guardare al futuro con un bagaglio di sogni da realizzare. Una notizia che mai nessuno vuole ricevere, dura da mandare giù, ha fatto sprofondare in un attimo l’intera comunità nel dolore più profondo. Diego era un ragazzo speciale dal sorriso contagioso. Un ragazzo pulito, di un’educazione particolare, rispettoso e disponibile.

Quell’educazione trasmessa da babbo Salvatore, da mamma Maria e dal suo fratello maggiore Gavino. Sabato sera il paese era avvolto da un clima di festa. In piazza Castello i ragazzi della Consulta giovanile stavano mandando avanti la tre giorni di giochi col calcio e il volley saponato, in piazza Europa si teneva una serata gastronomica-culturale, l’Usinese aveva giocato la prima amichevole della stagione, i fedales del 1979 stavano festeggiando il traguardo dei 35 anni. Diego aveva scelto di trascorrere la serata in pizzeria ad Alghero in compagnia della fidanzatina Silvia. Come spesso capitava, volevano stare assieme. Ma quella strada maledetta gli ha spezzato la vita in un attimo. Il sabato speciale di Usini è stato trasfigurato di colpo dalla notizia della morte di Diego. Una notizia che ha spinto tutti a dare fine ai festeggiamenti: luci spente, serrande abbassate e i giovani, in particolare gli amici di Diego che si cercavano a vicenda per trovare conforto. I giardini delle rimembranze sono stati il centro di aggregazione di tanti ragazzi. Qui si sono riversati in un baleno, con gli occhi gonfi hanno cercato di stringersi in un unico dolore. Un posto scelto non a caso, quasi a voler sfuggire e cancellare quell’aria di festa che si respirava attimi prima in paese.

«La morte di un giovane è sempre dolorosa – ha detto il sindaco Peppino Achenza – e lascia un vuoto difficile da colmare. Come amministrazione ci facciamo interpreti dei sentimenti che in questo momento sta vivendo la comunità, ci stringiamo con affetto al dolore di Salvatore, Maria e Gavino. Siamo costernati. Ci sentiamo vicini alla famiglia e ai parenti in questo grande dolore». L’amministrazione ha deciso che in concomitanza con il funerale proclamerà il lutto cittadino. Anche don Luigi Casula sente di portare conforto con la preghiera alla famiglia di Diego: «Un dolore grande ha colpito il nostro paese. Una giovane vita spezzata ci porta alla riflessione più profonda, e il pensiero va ai genitori, alla mamma, al padre e al fratello che con l’amore di Dio possano trovare la forza di reagire di fronte a questa immane sciagura confortati dalla preghiera». «Ho appreso la notizia da un amico – racconta Antonio, uno dei migliori amici di Diego, con gli occhi bagnanti di lacrime – in quel momento ero in piazza Castello. Stentavo a crederci fino a quando non ho avuto la conferma. Ho perso un grande amico, una bella persona. Riusciva a stare con tutti, era molto aperto e col suo sorriso gioviale, contagioso, trasmetteva ottimismo. Sempre disponibile, sempre pronto al consiglio, e se per caso nasceva qualche problema lui era pronto a risolverlo. La sua spensieratezza e la sua allegria non le avrò più, ho perso un grande amico».

Alle parole di Antonio fanno eco quelle di Salvatore, Michele e Giorgio, i primi due oltre che amici erano anche cugini: «Ci mancherà, con lui abbiamo condiviso tantissime cose, si poteva parlare di tutto, e se qualcuno di noi si trovava in difficoltà lui era sempre pronto a venirci in aiuto». Gli amici lo vogliono ricordare con una frase che Diego tanto amava tratta dal film “Blow” con Johnny Deep: «Che tu possa avere il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle. Ti vogliamo bene Diego, un bacio dai tuoi amici».

In Primo Piano
Il caso

Sassari, palazzina pericolante: sgomberate dodici famiglie

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative