La Nuova Sardegna

In Italia raccolti 90mila euro in due giorni

di Annalisa D’Aprile
In Italia raccolti 90mila euro in due giorni

Ma l’effetto virale ha moltiplicato i contatti al sito internet dell’Aisla fino a farlo andare in tilt

24 agosto 2014
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ROMA. Novatamila euro in due giorni. È il bilancio, provvisorio, delle donazioni frutto della “doccia gelata” virale fatte all’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla). Ma fatte da chi? Beh, da molti dei personaggi noti che sui social network hanno postato i video della secchiate (in primis il premier Matteo Renzi), ma non proprio da tutti tutti. Altrimenti, vista la lista di decine e decine di super famosi, la cifra forse sarebbe maggiore. Passato il momento goliardico di vedere attori, soubrette e cantanti (da Belen, Canalis e Jovanotti a Checco Zalone), politici (i ministri Lorenzin e Giannini), beniamini del calcio e dello sport (da Baggio e Balotelli ad Andrea Agnelli, presidente della Juventus, Tavecchio) tirarsi dell’acqua fredda addosso, il dubbio - altrettanto virale - che ha iniziato a circolare in rete è stato: sì, ma i soldi? Li donano davvero? Una diffidenza alimentata dal paragone - certo un po’ alto - con gli Stati Uniti, dove l’Ice bucket challenge ha avuto origine. Loro in una decina di giorni hanno raccolto oltre 40 milioni di dollari. Ma noi di Bill Gates non ne abbiamo e fino al primo pomeriggio di ieri eravamo a 40mila euro. Poi, nel giro di qualche ora, il salto a 70mila. «E si tratta solo delle donazioni con “paypal” (fatte con carta di credito) che ci arrivano in tempo reale - fanno sapere dalla onlus -. Per i bonifici, si sa, ci sono i tempi tecnici, prima di martedì-mercoledì non potremo darne conto». Insomma, anche se ci sono stati personaggi che non hanno donato e altri che hanno offerto forse poco, per l’Aisla questa iniziativa è comunque un successo. Intanto perché a contribuire alla ricerca su questa malattia neurodegenerativa (in Italia si manifestano in media cinque nuovi casi di Sla al giorno con circa 6mila malati) sono stati, in queste ore, migliaia di «persone comuni - dicono dall’associazione - che hanno versato 5, 10, 50 euro». E soprattutto, il vero effetto boomerang della doccia gelata è «che finalmente in Italia si sta parlando di Sla e si è innescata una raccolta fondi». Venerdì il sito dell’Aisla è andato in tilt perché in una manciata di minuti ci sono stati 21mila accessi, contro una media settimanale di 500/600. Vuol dire «che 21mila persone - sottolinea l’onlus - sono venute a vedere chi siamo, cosa facciamo e, soprattutto, hanno avuto la curiosità di capire dove vanno a finire i soldi che donano o vogliono donare».

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