La Nuova Sardegna

«Era una passione, adesso è il mio lavoro»

«Era una passione, adesso è il mio lavoro»

Roberto Mecchia ha costruito 130 macchine: le tariffe di utilizzo vanno da 500 a 10mila euro

22 agosto 2014
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SASSARI. Roberto Mecchia ha iniziato a occuparsi di droni circa quattro anni fa, quando i mini velivoli senza pilota erano perlopiù utilizzati in ambito militare. «Avevo capito che era un settore con grandi potenzialità di sviluppo, anche dal punto di vista lavorativo. Soprattutto in un’epoca in cui il lavoro bisogna inventarselo. E così, con i miei diplomi di geometra e tecnico informatico, ho iniziato a progettare macchine. In 4 anni ne ho costruito 130, tutte di diverso peso e dimensione. Io sono cresciuto insieme alla tecnologia e oggi le mie macchine possono essere utilizzate a tutti i livelli». All’inizio Mecchia si è specializzato nel cinema e nei documentari, realizzando video promozionali per importanti strutture ricettive, come il Forte village di Pula. «Mi sono proposto a titolo gratuito per farmi conoscere, e da allora mi chiamano ogni anno». Poi sono arrivate le richieste della Rai per Geo&Geo e per il film-documentario sulla vita di Giovanni Lilliu. Quella che inizialmente era solo una passione, agli occhi dei più anche un po’ folle, è diventato un lavoro. «Prima del far west la concorrenza era spietata – racconta –. Chiunque si proponeva per 100 o 200 euro, noncurante delle regole sulla sicurezza. Oggi per fortuna non è più così. Chi decide di operare in questo settore deve essere in regola per non bloccare sul nascere quello che per chi come me è diventato un vero e proprio lavoro. I prezzi? Dipendono molto anche dal rischio. Un paio di foto possono costare al cliente intorno ai 500 euro, ma ci sono lavori che arrivano a superare anche i 10mila euro». (al.pi.)

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