La Nuova Sardegna

Olbia, i vigili del fuoco pagati con i fondi per l’alluvione

di Giampiero Cocco
Olbia, i vigili del fuoco pagati con i fondi per l’alluvione

La protezione civile ha staccato un assegno da 770mila euro per gli straordinari. Le risorse arrivano dai 32 milioni destinati all’emergenza post Cleopatra

21 agosto 2014
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OLBIA. Era già accaduto nei mesi scorsi, quando gli uffici amministrativi del ministero della Difesa, per l’intervento della Brigata Sassari nell’alluvione di Olbia, chiesero e ottennero 650 mila euro. Ora il conto, per gli straordinari effettuati dal personale impiegato in quei giorni di piena emergenza regionale, lo ha presentato il Dipartimento dei vigili del fuoco al commissario straordinario per la protezione civile regionale, che ha firmato, pochi giorni fa, un bonifico di 770 mila euro per pagare gli «emolumenti diversi» alle decine di squadre dei vigili del fuoco che sono intervenute nei diversi Comuni dell’isola devastati dal passaggio del ciclone Cleopatra. Una partita di giro, dicono gli esperti in economia, ma quelle somme vengono di fatto stornate dai 32 milioni di euro che il commissario straordinario per l’emergenza alluvione Graziano Nudda - succeduto al funzionario regionale Giorgio Cicalò al vertice della Protezione Civile regionale - sta gestendo come fondi destinati alla ricostruzione del dopo alluvione. Una ricostruzione per la quale, stando alle prime verifiche, confermate dalle relazioni di Comuni ed Enti che avevano stilato la lista dei danni, necessitano 600 milioni di euro. In particolare i danni causati al patrimonio pubblico sono stati quantificati in 440 milioni di euro, 33 sono invece quelli relativi al patrimonio privato e oltre 100 i danni causati alle attività produttive, di cui 56 milioni relativi alle aziende agricole. Senza contare l’impegno finanziario necessario per ripristinare la rete viaria regionale devastata dall’alluvione, che l’Anas, Province e Comuni hanno quantificato in 155 milioni. La burocrazia, mentre le popolazioni sono ancora in attesa dei primi provvedimenti, ha invece mandato avanti i suoi contabili che, fatture alla mano, hanno preteso e ottenuto il pagamento degli straordinari che non si sa bene se sono stati ancora erogati alle centinaia di vigili del fuoco che hanno dato l’anima, giorno e notte, nel prestare soccorso alla popolazione. Anche in questo caso, com’era già accaduto per i soldi dell’Esercito, arriveranno le precisazioni e i distinguo da parte del ministero dell’Interno (dal quale dipende il dipartimento nazionale dei vigili del fuoco) che dirà la sua sul saldo delle fatture presentate alla Protezione Civile regionale. A marzo fu lo stesso ministro della Difesa Roberta Pinotti, con una nota dell’ufficio stampa, a precisare che le somme versate per l’intervento dei mezzi e degli uomini dell’Esercito Italiano erano dovute, ma che si stava studiando la possibilità di restituire quelle somme alle esauste casse della Protezione civile regionale. Si attende analoga dichiarazione dal ministro Angelino Alfano. Nel frattempo le somme sono state già versate e incamerate dal dipartimento nazionale dei vigili del fuoco. Ora resta da saldare il conto della Croce rossa italiana, anche loro presenti in forze al momento del bisogno.

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