La Nuova Sardegna

I centenari sardi sulla tv giapponese

di Giacomo Mameli
I centenari sardi sulla tv giapponese

Protagonista del documentario Consòla la nonnina di 107 anni di Perdasdefogu

21 agosto 2014
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PERDASDEFOGU. Sarà la Sardegna, con i suoi centenari, la protagonista dei documentari della principale televisione giapponese Nhk (Nippon Broacasting Corporation). La testata è numero 1 al mondo (in giapponese suona Chikyu Ichiban2). Andrà in onda dall'autunno. In questi giorni, dopo un sopralluogo a giugno, la troupe nipponica è a Perdasdefogu dove venerdì 22 agosto Consòla Melis festeggerà, in splendida forma, i suoi 107 anni in attesa del terzo Guinnes World Record perché con i suoi otto fratelli e sorelle viventi raggiunge gli 838 anni complessivi stabilendo un assoluto, esaltante primato targato Sardegna nei Cinque continenti. Anche ieri Consòla ha dimostrato di essere attiva non solo cucinando i capelli d'angelo in brodo ma anche andando a letto dopo aver sentito l'ultimo tg («ma perché - ha detto alla figlia Carolina - devo vedere ancora solo guerre e morti, e padri che uccidono le figlie?»). Se il primato dei Melis è assolutamente eccezionale (richiama nel paese ogliastrino genetisti e tv da mezzo mondo, dalla BBC a France 2, dalla Cnn alla tv tedesche e olandesi oltre che a inviati del New York Times, The Guardian, Le Monde, El Pais, quotidiani vietnamiti e cinesi, solo per citare i principali), i giapponesi sono rimasti colpiti anche da un altro record: «Abbiamo accertato che la Sardegna, fra i vari Paesi del mondo, è la regione con il maggior numero costante di centenari già dagli anni Sessanta con un totale che varia da 340 a 360. E con una concentrazione in Ogliastra, fra Talana Villagrande e Arzana. È un dato stupefacente», dice il regista Watabe Taichi, 41 anni mentre in un albergo foghesino fa colazione col “cas'agedu”. Aggiunge: «Per noi che con Okinawa abbiamo popolazioni longeve ma su casi singoli, qui sorprende la vitalità di quasi tutti gli ultranovantenni: sono più attivi, addirittura energici rispetto ai loro coetanei giapponesi. Abbiamo visto lavorare nell'orto, tra pomodori e fagioli, Vittorio Palmas Cazzài prossimo ai 102 anni dopo una vita nei campi di concentramento tedeschi. Abbiamo parlato con Claudina Melis, sorella di Consòla, anche lei prossima ai 102 ma lucidissima nel raccontarci del figlio direttore dei salesiani in Madagascar. Così come gli altri fratelli di Consòla, da Antonio che a 99 anni sistema le cataste di legna ad Adolfo, 91, che fa il barista». Col regista sono presenti un attore molto noto, Watanabe Dai che registra sul campo dopo le traduzioni della efficiente factotum Luisella Palladino (si divide tra Londra e Tokyo). Con loro il cameraman Yoneya Satoru di 51 anni e il tecnico del suono Ito Kensi, 49. È Satoru a decantare «paesaggi da sogno, vallate profondissime, abbiamo visto l'aquila in volo alla periferia del paese, vado a bere acqua alla sorgente». L'intervista ai Melis, soprattutto quella a Consòla, è avvenuta in grande segretezza. «Volevamo documentare frasi spontanee e originali, alcune interviste le abbiamo ripetute e insisteremo ancora: Riporenderemo il pranzo che Consola farà con i suoi fratelli, gli otto figli e altrettanti generi e nuore e gli oltre 84 fra nipoti e pronipoti»

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