La Nuova Sardegna

Lite con coltello: gravissimo 18enne

di Giampiero Cocco
Lite con coltello: gravissimo 18enne

Un giovane turista torinese ricoverato in Rianimazione L’agguato fuori da una discoteca. Arrestato un 16enne di Alà

17 agosto 2014
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Uno sguardo di troppo, gli spintoni davanti al bancone di mescita, poi la sfida tra giovanissimi che non si sono filati “a pelle” viene regolata a suon di coltellate appena fuori dal locale, il Villa Pascià di Olbia. L’ennesima rissa scoppiata, alle tre della notte di Ferragosto, nel locale notturno più frequentato della città vede un turista torinese, Francesco Sodo di 18 anni, originario di Torino, in fin di vita nel reparto di rianimazione dell’ospedale civile di Olbia per le tre coltellate al petto (una delle quali ha sfiorato il cuore, lesionando il pericardio) sferrategli da un giovanissimo “balente” di Ala dei Sardi, un sedicenne rintracciato poche ore dopo l’aggressione dalla polizia. Il ragazzo, in stato di arresto per tentato omicidio, si trova al centro di prima accoglienza di Sassari. La discussione, nata all’interno del locale olbiese (sul quale il questore di Sassari, alla luce dell’ennesimo episodio di violenza, potrebbe prendere provvedimenti di pubblica sicurezza) tra i due giovanissimi che non si conoscevano prima dell’altra notte ma che, stando agli accertamenti compiuti dagli agenti dell’anticrimine della Polizia di Olbia, si sarebbero accapigliati per una banalità, un incrociare di sguardi di sfida e di male parole che, complice l’alcol, sarebbero degenerate nel sanguinoso litigio. Il giovane accoltellatore, «uno studente modello di Alà dei Sardi» dicono di lui i legali nominati dai genitori, gli avvocati Patrizia Deiana e Gianpaolo Murrighile, frequenta Olbia per motivi di studio e, in estate, per divertimento. Un divertimento che lo ha portato, la notte di Ferragosto, a entrare nella discoteca più frequentata dalla città con in tasca una pattadese, la “leppa” che, sostengono in tanti (sbagliando) «non manca mai nelle tasche di un giovane sardo». I controlli all’ingresso sono all’acqua di rose, così come sono inesistenti nello spiazzo davanti al locale, un parcheggio dove, negli ultimi mesi, si sono fronteggiati gruppi di giovani che se le sono suonate di santa ragione a colpi di chiave inglese oppure di quell’altro ragazzo che, pochi mesi fa, non ha trovato di meglio che investire, facendolo finire all’ospedale in fin di vita, l’antagonista che non era riuscito ad abbattere a suon di cazzotti. La “balentia”, antico concetto sardo sul valore dell’uomo, è riaffiorata l’altra notte e ha inconsapevolmente coinvolto il giovane turista torinese, che dopo essere stato sbattuto fuori dal locale insieme al suo sfidante ha avuto la sfortuna di trovarsi davanti a un adolescente armato di coltello. Tre affondi in pieno petto e poi la fuga del giovanissimo, mentre il ragazzo torinese si accasciava a terra e veniva soccorso da altri giovani che hanno lanciato l’allarme alla polizia di Stato e al 118. Francesco Sodo è stato accompagnato al Giovanni Paolo II dove i sanitari lo hanno sottoposto a un lungo intervento chirurgico per suturare le tre profonde ferite al torace, una delle quali ha sfiorato il cuore. Le suo condizioni, nella tarda serata di ieri, erano stabili ma ancora gravissime, tanto che la prognosi resta riservata. L’accoltellatore, domani mattina, comparirà invece davanti ai giudici del tribunale dei minori di Sassari per l’udienza di convalida.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative