La Nuova Sardegna

Holland conquista Berchidda Un live di jazz di alta classe

di Walter Porcedda
Holland conquista Berchidda Un live di jazz di alta classe

Il contrabbassista in trio con Kevin Eubanks e il batterista Eric Harland A Ferragosto la festa finale con la Fanfara Tirana e i Transglobal Underground

17 agosto 2014
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INVIATO A BERCHIDDA. «Had a great time playing an outdoor concert to a spirited audience last night at Berchidda festival. Sardignia». Chi meglio dello stesso Dave Holland può raccontare della eccezionale risposta da parte di un pubblico “spirited”, cioè entusiasta tale da fargli scrivere l’altra sera, un giorno dopo il concerto della vigilia di Ferragosto, sulla sua pagina Facebook, che «ha vissuto dei grandi momenti suonando a Berchidda». Testimonianza di prima mano e certificata di un concerto che ha conquistato il pubblico per l’alta pagina di jazz scritta dal contrabbassista inglese in trio con i due formidabili compagni di viaggio, il chitarrista Kevin Eubanks e il batterista Eric Harland. Con loro e il pianista Craic Harborn ha inciso lo straordinario album “Prism” ritenuto da molta critica specializzata come il migliore del 2013. Un disco di forte impatto, divertente e stimolante che esalta tutte le pazzesche qualità strumentali dei protagonisti, ennesima conferma di quanto questo gigante del jazz contemporaneo, Holland, sia un musicista continuamente in cerca e capace di ripartire ogni volta di nuovo con risultati sempre di notevole livello.

Doti confermate in pieno dal live di giovedì sera in piazza del Popolo, top event della ventisettesima edizione di Time in jazz. La musica espressa da Holland e i suoi, è di quelle che difficilmente si dimenticano. Entra subito nella mente e colpisce il cuore.

Così è il set equamente diviso tra parte “scritta” e improvvisazione che si rivela un viaggio avvincente dentro i più recenti universi sonori di colui che Miles Davis volle in formazione dopo averlo ascoltato suonare giovanissimo al Ronnie Scott di Londra. Correva l’anno 1968 e per il giovane musicista inglese sarà una esperienza intensa con il “divino” trombettista con cui prese parte ad album fondamentali come “In a Silent Way” e “Bitches Brew” . Da Davis Holland ha appreso ad avere lo stesso sguardo rivolto al futuro, e a mantenere dritta la barra della propria strada, a qualsiasi costo.

Ecco spiegata la sua capacità di rinnovarsi e cambiare come ha mostrato nel live di Berchidda. Un live che peraltro hamesso in evidenza le pazzesche doti di un chitarrista cresciuto alla scuola di Montgomnery ed Hendrix qual’è Eubanks che apre la festa con un brano,“In the Dancing Sea”, tratto dal suo album “Zen Food” del 2010. Da quel momento in poi è una lunga galoppata elettrica e fusion. Un fiume ininterrotto e ben sostenuto da un magnifico Harland e dal magico Holland. Entrano così in scaletta “How’s never” di Holland da “Homecoming” del 1995, di nuovo un brano di Eubanks, “Dirty Monk”, due brani da “Prism”, il solare “Choir” e il ritmato “The watcher” fino al blues “Dream of the the elders”. La vigilia di Ferragosto, tra gli eventi ha regalato una elegante performance del pianista Natalio Mangalavite l’attrice e cantante Monica Demuru a Tula. Un set particolarmente “ventoso” per via delle raffiche del maestrale che hanno intirizzito pubblico e musicisti, ma di buona qualità per le superbe doti vocali della singer di origini galluresi e l’eleganza pianistica del musicista argentino. Grande festa di chiusura, la sera di Ferragosto. Dopo “Futbol” del trio Servillo-Mangalavite-Girotto, set della Tirana e i Transglobal Underground, e a sorpresa sul palco la Brass Bang! di Paolo Fresu.

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