La Nuova Sardegna

L’artista dei dolci premiata da Sgarbi

di Mattia Sanna
L’artista dei dolci premiata da Sgarbi

Prestigioso riconoscimento per i gioielli di pasta di mandorle di Anna Gardu

10 agosto 2014
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OLIENA. I dolci gioielli di Anna Gardu trionfano alla terza edizione del premio Pio Alferano. Riconoscimento prestigioso del presidente della giuria Vittorio Sgarbi, per la creatrice del marchio “Horo”. La quale ha ottenuto l'unanime ammirazione della commissione.

Un selezionatissimo comitato di esperti ed appassionati di abilità e talenti figurativi. Chiamati a selezionare i quarantatre partecipanti al concorso “Murat é vivo”. Titolo che ha dato, d'altra parte, il nome alla mostra collettiva. Visitabile a Castellabate.

Nonostante, dunque, la concorrenza fosse nutrita e di indubbio livello, la meravigliosa realizzazione di Anna Gardu ha saputo farsi notare, catturando e ammaliando gli spettatori estasiati.

“Il Re Gall Murat”. Questo é il nome dato al galletto dalle piume variopinte. Una pasta di mandorle, zucchero e albume, minuziosamente ricamata e finemente decorata. Una composizione pregiata, che descrive un animale impennacchiato, maestoso. Vanitoso. Solenne nella postura. Richiamando alla mente, nell'intitolazione scelta, l'appellativo attribuito al generale Gioacchino Murat. Nominato sovrano di Napoli, sotto Napoleone. Un intarsio meticoloso e certosino rievoca le trame sottili della filigrana. I minuscoli punti degli scialli e i fili d'oro, che si trasformano in spettacolari raffigurazioni.

Le mani di Anna Gardu sono riuscite, insomma, riproducendo una antica ricetta, ricevuta in dono dal bisnonno pasticcere, a plasmare una vera e propria creazione d'arte. Un piccolo scrigno di sorprendente bellezza, che ha incantato i compiaciuti visitatori. Giunti ad ammirare l'esposizione della città campana.

Del resto, la dolciaria del paese barbaricino non é nuova agli apprezzamenti e ai successi del pubblico. Celebre é diventata, ad esempio, la sua interpretazione della "Via Crucis". Quattordici stazioni, che raccontano la passione e morte di Cristo, dipinte su tavolozze di gateau.

Altrettanto celebri possono dirsi, inoltre, le sue partecipazioni artistiche in vari musei. Tra i quali, possono ricordarsi diverse strutture isolane, il Mart di Rovereto e il museo nazionale delle arti e delle tradizioni popolari della capitale.

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