La Nuova Sardegna

Libertà di camminare, Time in jazz va a piedi

di Walter Porcedda
Libertà di camminare, Time in jazz va a piedi

Con il live di Fabrizio Bosso da Posada via alla rassegna che andrà avanti fino al 16 agosto

09 agosto 2014
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BERCHIDDA. Time in jazz scopre i piedi e a loro dedica la sua edizione numero ventisette con i consueti concerti al mattino nelle chiese campestri e la sera nella centrale piazza del Popolo. Ma anche mostre, film etc.. come vuole la liturgia di questo festival che ogni anno si consacra a un tema. E così dai quattro elementi, aria, terra, acqua e fuoco si è passati ai piedi. Paolo Fresu, trombettista e patron del festival che questo anno si svolge da oggi sino al 16 agosto tra Berchidda e diversi centri (quindici) sparsi tra Gallura e Logudoro in un suo scritto di presentazione sostiene che il piede è «protagonista assoluto nel complesso rapporto tra civiltà e “pes” come unità ritmica della metrica classica basata sulla quantità sillabica e che invece, nel Novecento, afferma la sua funzione libertaria contrapposta all’isolasillabismo, tutta protesa nell’urgenza del verso libero: di quella libertà che è da sempre per antonomasia, l’aspirazione del jazz». Insomma libertà di camminare e di suonare.

E in questo versante, è nutrito il cartellone degli eventi che avranno il “Clou” nel concerto di giovedì 14 in piazza del Popolo con una leggenda del jazz come il contrabbassista Dave Holland con il batterista Eric Harland e il chitarrista Kevin Eubanks. Con questi due musicisti, e il tastierista Craig Taborn, Holland l’anno scorso ha inciso “Prism” per celebrare i suoi quaranta anni di carriera (il suo primo album da leader è del 1972 il bellissimo “Conference of the birds” inciso per la Ecm). Holland è star assoluta. Giovanissimo venne reclutato da Miles Davis, dopo averlo ascoltato suonare al Ronnie Scott’s di Londra. Con Davis incise epiche registrazioni. Da “In a Silent Way” al fondamentale “Bitches Brew”, entrambi del 1969. Altra stella internazionale di alto livello da non perdere, il 12 agosto sempre nella piazza del Popolo è il geniale Mulatu Astake, già apprezzato in un indimenticabile concerto tenuto a Oristano per una recente edizione di Dromos. Musicista di culto in Africa è l’inventore dell’ethio jazz” che cucina assieme , il jazz con la musica tradizionale etiope. Pochi anni fa ha registrato con gli Heliocentrics un album tra funky e ethio jazz.

Gli altri live serali nella piazza dle popolo sono il 13 con il concerto della Brass Bang con Fresu, Steven Bernstein, Petrella e Rojas. A seguire Omar Sosa e Urban Tap con Tamango e De Boysson artisti di tip tap, Luigi Lai e le danze sarde dell’associazione “San Gemiliano” di Sestu.

Ma tanti sono i musicisti invitati a questa edizioni, molti dei quali già in passato protagonisti di interessanti live proprio in questo festival. Dal pianista cubano Omar Sosa, da tempo amico e partner di Fresu in alcune produzioni. Numerosa e agguerrita la pattuglia del jazz italiano che schiera fior fiore di artisti: da Fabrizio Bosso a Jiulian Mazzariello, Peppe Servillo, Natalio Mangalaite, Rosario Bonaccorso, Alessandro Lanzoni, Marco Tamburini. E altri “fedeli” come Antonello Salis, Luca Aquino, Javier Girotto e Gianluca Petrella. E poi la Fanfara Tirana, i Transglobal Underground, i sardi Luigi Lai, Monica Demuru.

Si parte oggi con tre appuntamenti dedicati al mare. Il via lo da il trombettista Fabrizio Bosso con il pianista Mazzariello nella Torre di San Giovanni a Posada (ore 11). Alle 15,30 parte da Livorno il battello di Sardinia Ferries con l’incontro dello scrittore Erri de Luca e la musica di Ezio Bosso. Fabrizio Bosso invece torna la sera (21,30) nella piazza di San Giovanni a Pattada alla guida dello Spiritual trio con una musica ispirata ai gospel e al canto nero. Domani il via dalal chiesa di Santa Lucia di Mores (ore 11) con De Luca, Bosso e Fresu. A Porto Taverna di Loiri è di scena la cantante albanese Elina Duni astro nascente del jazz europeo. Al Vulcano di Ittireddu, ore 21,30, Ezio Bosso alla guida di un trio presenta una produzione inedita.

Lunedì a Chiaramonti il primo concerto con Gori e Lanzoni. La sera al Centro Laber (21,30) di scena”In mezzo c’è il mare” produzione ideata da Rosario Bonaccorso. A seguire “7 modi” di Stefano Cantini con diversi musicisti, tra cui Antonello Salis. Festa finale il 15 con la Fanfara di Tirana e Brass Bang.

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