La Nuova Sardegna

Lavori pubblici, tutto più semplice

Approvata la delibera di Maninchedda sulle procedure di affidamento diretto

07 agosto 2014
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CAGLIARI. Senza bandi gara, l’affidamento degli appalti pubblici sarà più semplice e trasparente, e anche la progettazione diventerà veloce. Sono queste le novità previste dalle delibera presentata in Giunta dall’assessore ai lavori pubblici, Paolo Maninchedda, e approvata mercoledì nel «pieno rispetto delle procedure di affidamento diretto dei lavori e di quelli in economia come previsto dalle leggi». Nessuna scorciatoia, dunque, ma l’azzeramento delle procedure che finora hanno rallentato anche gli appalti più semplici, con questo risultato già annunciato: ci sarà più lavoro per le imprese e le casse pubbliche risparmieranno. Sarà possibile per importi al di sotto di queste soglie: 40mila euro negli affidamenti diretti, 50mila se saranno in amministrazione diretta, 200mila attraverso la procedura del cottimo fiduciario, 300mila nel caso in cui si tratti di beni storici, artistici e archeologici, un milione nelle procedure negoziate senza bando anche nel settore dei beni culturali. Per i lavori sotto i 40mila euro, l’iter sarà ancora più semplificato, sempre nel rispetto delle norme europee, con la possibilità di affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento, mentre per quelli sotto i 20mila il contratto potrà essere firmato dal dirigente dell’ufficio pubblico. «È una svolta importante – dice l’assessore – per le nostre imprese e i nostri professionisti che potranno partecipare con più facilità alle assegnazioni, ma allo stesso vuol dire che molte opere pubbliche saranno subito cantierabili». Imprese e professionisti – stando alla libera – dovranno iscriversi on line a un elenco, presto disponibile sul sito ufficiale della Regione, e i lavori di volta in volta saranno assegnati a estrazione e rotazione. La cosiddetta micro contrattazione, che nei fatti i è quella riordinata dalla delibera, permetterà ad esempio l’affidamento in economia senza bando di gara per questi lavori: completamento delle opere incompiute, manutenzione ordinaria e straordinaria di opere e impianti, messa in sicurezza dei fabbricati, interventi su beni d’interesse storico, artistico e archeologico, abbattimento delle barriere architettoniche, ristrutturazione d’impianti anticendio, elettrici e illuminazione. E ancora lavori finalizzati alla difesa dalle inondazioni e alle manutenzioni idrauliche e forestali. Decisa e sicura la conclusione dell’assessore Maninchedda: «Era una semplificazione necessaria per rilanciare l’economia». (ua)

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