La Nuova Sardegna

Brotzu, 4 giorni di stop per lavori

Brotzu, 4 giorni di stop per lavori

Fino a venerdì l’ospedale resterà chiuso. La Asl tranquillizza: nessun disagio

05 agosto 2014
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Nell’immaginario collettivo, chiudere un ospedale può fare solo paura. Che fine fanno i ricoverati, chiuderà il pronto soccorso e se scatta un’emergenza, le sale operatorie saranno aperte o chiuse? Tutte domande legittime, ma all’ospedale Brotzu – chiuso da ieri e lo sarà fino a venerdì per la manutenzione straordinaria della cabina elettrica – sono sicuri che «tutto, proprio tutto, andrà bene». Lo hanno spiegato tecnici e medici in una sorta di lezione pubblica su com’è stato organizzato, nei dettagli, lo sgombero del più grande ospedale della Sardegna, su cui ogni giorno ruotano cinquemila persone e ha in media seicento ricoverati. Proprio dai ricoverati è partito il team: quasi quattrocento sono stati trasferiti negli altri ospedali cagliaritani e anche le cliniche private hanno dato il loro contributo di posti letto. Fino a venerdì, al Brotzu – dove il blocco dei ricoveri è cominciato il 29 luglio – resteranno solo 250 pazienti, quelli che non sono attaccati a macchinari, perché giovedì (giorno in cui cominceranno i lavori alla cabina, dureranno 16 ore, 60 le persone impegnate) la corrente elettrica sarà staccata in tutto l’ospedale, meno che nel reparto di Rianimazione, al piano terra. O comunque giovedì non saranno più in funzione i generatori d’emergenza che scattano in caso di black out. Per lo stesso motivo il pronto soccorso del Brotzu, da sempre uno dei più affollati giorno e notte, è sbarrato dalla mezzanotte di domenica. Per le urgenze, è questo l’invito del Servizio 118, i pazienti dovranno rivolgersi o agli altri ospedali, dove il personale è stato rinforzato, mentre per chi non risiede a Cagliari il consiglio è «rivolgersi agli ospedali territoriali». Hanno studiato tutto nei particolari, «anche quelli all’apparenza insignificanti» è la rassicurazione di Marinella Spissu, responsabile dell’organizzazione interna. È la prima volta, nell’isola, che un ospedale chiude per lavori in corso e c’è molta curiosità per capire se la «complessa macchina tecnica – così è stata definita dal responsabile delle manutenzioni, Gianluca Borelli – funzionerà come annunciato. «Finora non ci sono stati intoppi – ha detto Giuseppe Iasiello, responsabile dell’Area Sud del 118 – Quello che chiediamo in questi giorni, sarà meno di una settimana, è il massimo della collaborazione. Fino a venerdì è necessario qualche sacrificio ma questo stop permetterà al Brotzu di ritornare allo standard necessario e indispensabile di sicurezza». Non era più possibile rinviare ancora i lavori straordinari su un impianto progettato nel 1974 e in servizio ininterrotto dal 1981. Vecchia di 33 anni la cabina elettrica era ormai un pericolo pubblico. Comunque, il futuro del vecchia centrale è segnato: a settembre sarà appaltata la nuova cabina elettrica, costerà due milioni e sarà consegnata l’anno prossimo. Ma il giorno in cui entrerà in funzione il switch off sarà meno invasivo e la prossima volta, al Brotzu, nessuno si accorgerà di nulla. (ua)

In Primo Piano
Il funerale

A Ittiri lacrime e rombo di motori per l’ultimo saluto a Sebastiano Pasquarelli

di Luca Fiori
Le nostre iniziative