La Nuova Sardegna

Verde come la Vela Navigare per mare in modo ecologico

di Sergio Casano

CAGLIARI. Educare i diportisti a navigare in armonia con l'ambiente. Rispettando il mare e le sue coste, grazie soprattutto al consumo di energie alternative, ecosostenibili come i pannelli...

04 agosto 2014
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CAGLIARI. Educare i diportisti a navigare in armonia con l'ambiente. Rispettando il mare e le sue coste, grazie soprattutto al consumo di energie alternative, ecosostenibili come i pannelli fotovoltaici e i generatori eolici. E' l'obiettivo di "Verde come Vela", il progetto promosso da Boat Ecology, che attraverso la navigazione lungo il Tirreno sta cercando di dimostrare il legame inscindibile tra la vela e l'ambiente. E il messaggio ecologico lo sta lanciando di porto in porto con il Class 40 Akilaria che, dopo essere approdato ad Olbia, ha fatto tappa a Cagliari, dove ha trovato ormeggio al molo Ichnusa, a due passi dalla via Roma. Un viaggio documentario, salpato dalla Marina di Fezzato (La Spezia) con una barca da regata trasformata in un laboratorio, capitanata da Marco Nannini, un big della vela internazionale d'altura, con alle spalle diversi giri del mondo a tappe.

Nel capoluogo isolano, non poteva mancare l'incontro con i soci e i giovanissimi allievi dello Yacht Club Cagliari, uno dei circoli che vanta la scuola vela più prestigiosa nell'insegnamento dell'andar per mare.

«Oltre ai diportisti, il messaggio di ecosostenibilità - spiega il testimonial di "Verde come vela" Marco Nannini, durante l'incontro che si è tenuto nella sede storica del circolo a Marina Piccola - , deve essere rivolto soprattutto ai giovanissimi, alle nuove generazioni. Aver dotato la mia barca di un idrogeneratore, di un generatore eolico e di una serie di pannelli fotovoltaici mi ha consentito di poter risparmiare durante i miei viaggi qualche centinaio di litri di gasolio. L'idrogeneratoratore, anche nelle andature portanti delle regate d'altura, non rallenta l'imbarcazione, che ha necessità di produrre energia per ogni più semplce fabbisogno dell'equipaggio: come la carica dei cellulari o il funzionamento dei computer di bordo».

Per produrre energia, grazie all'innovazione tecnologica alternativa a quella tradizionale, lo skipper Marco Nannini ha cercato di dimostrare com’è possibile navigare riducendo al massimo l’impatto sull’ambiente. Il suo class 40 Akilaria, durante le traversate oceaniche del giro del mondo, ha utilizzato infatti la luce e il calore del sole, la forza del vento e dell'acqua del mare attraverso il sistema eolico, l'idrogeneratore e i pannelli fotovoltaici.

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