La Nuova Sardegna

Sette anni fa il blitz con più di trenta fermati

Sette anni fa il blitz con più di trenta fermati

L’operazione Piazza Pulita assestò un colpo memorabile al traffico di droga nella zona

01 agosto 2014
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SASSARI. Sette anni fa i carabinieri erano dovuti ricorrere a decine di microtelecamere installate in vari punti del quartiere, come pali della luce o alberi, per tentare di arginare lo spaccio a Santa Maria di Pisa. All’alba dell’8 ottobre 2007 era scattato un blitz con 100 uomini (compresi i Cacciatori di Sardegna) e l'ausilio di un elicottero arrivato dalla base di Abbasanta.

Per incastrare i venditori di droga i militari avevano fatto ricorso alla tecnologia: le telecamere comandate a distanza avevano filmato i commercianti di eroina e cocaina e i loro acquirenti. Per alcuni mesi i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Sassari avevano ripreso nascondigli e abitazioni, passaggi di droga e di denaro. Tutto tra le vie Leoncavallo e Donizetti, nel quartiere Santa Maria di Pisa. L' operazione era stata ribattezzata «Piazza pulita» e aveva portato all’arresto di trenta persone e decine di indagati.

Prima di far scattare le manette gli investigatori avevano messo insieme ottocento ore di registrazione, più di 100 casi di spaccio documentati, decine di persone identificate tra gli acquirenti, fissati in maniera chiarissima i volti degli spacciatori, le tecniche adottate, i movimenti, i nascondigli, la consegna delle dosi e il ritiro del denaro. Spesso i tossicodipendenti venivano raggiunti dai militari dopo avere acquistato la dose e la droga recuperata. Le immagini avevano offerto un quadro completo dell’attività di spaccio e fatto intuire i collegamenti dei venditori di quartiere con fornitori di livello superiore. Nel «film della lotta alla droga» anche giovani e giovanissimi. Gli investigatori avevano notato che «i cessionari» - prima e dopo lo scambio raggiungevano una vicina farmacia per acquistare l'occorrente (in genere siringhe e acqua distillata) necessario per l'assunzione dell’eroina. La «classifica» dello spaccio aveva evidenziarono anche il volume di attività di ciascun indagato: c'ara chi era stato filmato per 27 volte in altrettante cessioni di droga, chi 19, 15 e 10. Ma anche chi si era fermato a 5 e 3. Poi una lunga lista di spacciatori sul gradino basso con una sola vendita ripresa dalle telecamere. Due anni dopo gli arresti la prima tranche dell’inchiesta si era chiusa con ventotto condanne, sei assoluzioni, otto patteggiamenti, un rinvio a giudizio e una sentenza di non luogo a procedere per morte di un indagato. (l.f.)

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