La Nuova Sardegna

Keller, è la fine: licenziati i 287 operai

di Luciano Onnis
Keller, è la fine: licenziati i 287 operai

I dipendenti hanno già ricevuto le lettere dai liquidatori. Ma Pigliaru: «C’è ancora spazio per l’amministrazione controllata»

31 luglio 2014
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VILLACIDRO. In tredici righe secche la comunicazione ufficiale del licenziamento. Per gli operai della Keller Elettromeccanica Spa di Villacidro il 6 agosto sarà l’ultimo giorno da dipendenti. In queste ore 287 lavoratori, tutti padri di famiglia, più altri 170 dello stabilimento secondario di Carini, vicino Palermo, stanno ricevendo la notifica del dramma che li ha investiti. Le lettere, inviate e firmate dai liquidatori, sono l’atto conclusivo di un lungo percorso avviato 5 anni fa con l’inizio della crisi aziendale per mancanza di liquidità che non consentiva di mandare avanti il lavoro in fabbrica. Lavoro che c’era, ma le casse vuote dell’azienda non consentivano neppure di rifornirsi dell’acciaio per assemblare le carrozze ferroviarie in lavorazione. Quei treni delle Ferrovie dello Stato da rimodernare sono tutt’ora parcheggiati nello stabilimento di Villacidro, fermi da 5 anni e ormai in condizioni obsolete. Le banche avevano chiuso i rubinetti del credito e la Sfirs, socio di minoranza della Keller, non era voluta intervenire in solido. Intanto però la Regione aveva affidato la commessa di 8 treni veloci, attualmente in consegna, alla spagnola Caf senza pretendere il coinvolgimento della sarda Keller.

In questi giorni, quando le cose sembrano precipitate, la politica ha provato ad alzare la voce. Lo hanno fatto i parlamentari sardi con un documento congiunto (a esclusione del M5S), poi l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e otto sindaci del Medio Campidano nei cui comuni risiedono lavoratori Keller. «Pur nella consapevolezza dell’autonomia delle loro posizioni – scrive il governatore ai commissari –, nonché della necessità di dare seguito alle procedure di legge previste in tali delicate fasi della vita di un’impresa privata, vorrei sollecitare la vostra condivisione dell’ipotizzata opzione a favore dell’amministrazione straordinaria, che andrebbe a incidere positivamente nell’immediato sulla sorte dei rapporti di lavoro e consentirebbe di poter disporre del tempo strettamente necessario a individuare un investitore solido e concretamente interessato al riavvio produttivo dell’azienda». Pigliaru ha ricordato anche che i ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro si sono espressi a favore dell’amministrazione controllata.

Dello stesso tenore la lettera dei sindaci. «Chiediamo di riflettere sulle conseguenze che potrebbero verificarsi se non ci fosse la concessione di altri tre mesi di cassa integrazione e l’amministrazione straordinaria. La disperazione dei lavoratori potrebbe rendere ingestibile e incontrollabile la situazione sociale». Il giudizio ultimo sull’amministrazione straordinaria lo emetterà il 5 agosto il tribunale di Cagliari, sezione fallimenti. Per l’occasione lavoratori Keller effettueranno un sit in davanti al palazzo di giustizia. «Non vogliamo esercitare pressioni di alcun genere verso chiunque – hanno precisato i segretari di Fsm Cisl, Marco Angioni, e Fiom Cgil, Gianluigi Marchionni –, ma solo mettere in evidenza il dramma di 287 padri di famiglia che perdono il posto di lavoro».

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