La Nuova Sardegna

Estate 2014: i turisti in Sardegna arrivano soltanto in agosto

di Luca Rojch
Estate 2014: i turisti in Sardegna arrivano soltanto in agosto

Clima bizzarro e crisi economica sono le cause principali delle presenze mancate ma secondo l'assessore regionale al turismo Francesco Morandi è in corso«una modificazione rapida e profonda del modo di fare vacanza e noi dobbiamo esser bravi a cambiare pelle»

31 luglio 2014
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SASSARI. L’estate polare è destinata a sciogliersi sotto il sole bollente di agosto. Ma questi primi mesi per l’industria delle vacanze sono stati grigi. E non è solo un cielo piombo novembre a testimoniarlo. La Sardegna è lo specchio di una nazione in crisi. Pochi vacanzieri italiani ad affollare le spiagge. A far respirare le imprese del mare sono solo gli stranieri. Giugno timido, luglio deprimente, solo agosto promette un riscatto. Ma la stagione diventa sempre più breve, affollata, selvaggia. Si vive sull'istante, sulla vacanza last minute, toccata e fuga. A complicare il quadro si è messa un’estate travestita d’autunno. I dati sulle presenze cambiano molto da una zona all’altra dell’isola

L’analisi. La spiegazione la dà l’assessore al turismo Francesco Morandi. «I numeri che abbiamo raccolto in questi mesi ci danno una conferma – spiega –. Assistiamo a una modificazione rapida e profonda del modo di fare vacanza. E dobbiamo essere bravi a cambiare pelle. Dobbiamo capire questo tipo di domanda. Quasi nessuno prenota più con largo anticipo. Si attende l’ultimo minuto. E non lo si fa alla ricerca di un prezzo più vantaggioso. La scelta è guidata quasi sempre dall’istinto. Dalla decisione dell’istante. Accanto a questo assistiamo anche a una contrazione della durata. Si viaggia sempre per meno giorni. Colpa dei costi, ma anche della mentalità di chi viene in vacanza. La Sardegna deve saper cogliere subito questo mutamento e adattare il suo sistema a questa tendenza, che diventa sempre più globale. Sarà una delle sfide che affronteremo nelle prossime settimane». Nessun pessimismo. «Siamo in una fase di trasformazione che dobbiamo saper guidare – afferma –. Dopo un inizio brillante a Pasqua, c’è stato un rallentamento a giugno e luglio. Si può spiegare in tanti modi. Ma su tutti c’è la situazione economica dell'Italia che non ci aiuta. C’è poi da analizzare un altro fattore, i dark number. I turisti che popolano l'isola e non vengono censiti. Sono ospitati in strutture in nero. Dobbiamo lavorare per farli riemergere».

Gli stranieri. «A tenere il mercato in questi mesi sono gli stranieri, che sono cresciuti – spiega Morandi –. Lo testimoniano i primi dati che ci arrivano da porti e aeroporti, che sono incoraggianti. Sono loro a reggere il mercato. In particolare inglesi, francesi, tedeschi e svizzeri. Ma in aumento sono anche i vacanzieri del est Europa, come polacchi e cechi. Una leggera flessione si registra anche per i turisti russi, intendo la classe media. I super ricchi non risentono degli effetti negativi della svalutazione del rublo, delle sanzioni internazionali. Né della crisi con l'Ucrania. I nuovi borghesi moscoviti sì. Per questo c’è una flessione delle loro presenze».

Programmi. Morandi non ha solo il pragmatismo dell'economista, ma dimostra anche di avere le idee precise su quello che va fatto a breve e lungo termine. «Sulle presenze servono dati in tempo reale – spiega – il sistema di raccolta dei dati sarà rivoluzionato. Avremo numeri precisi già da marzo grazie a un nuovo sistema che abbiamo messo a punto. Questo ci servirà per correggere eventuali deficit di organizzazione o di pubblicità mentre la stagione è in corso».

Ma che freddo fa. Morandi entra anche nell'ultima polemica dell’estate e si schiera. «Sì, ho letto del caos che c'è stato in tutta Italia sulle previsioni del tempo. E devo dire che sono con gli albergatori. Si sottovaluta ancora troppo il potere di condizionamento dei media. Dire che per tutto il mese farà brutto tempo non solo sappiamo che non ha nessuna base scientifica, ma crea un danno oggettivo al turismo. Come ho detto la vacanza si sceglie proprio a ridosso della data di partenza. Ed è chiaro che previsioni del tempo sbagliate possono determinare la scelta. Ecco perché servono la massima chiarezza e la massima professionalità. Se un albergatore sente dire che farà brutto per tutto agosto è chiaro che mostri segni di nervosismo e di insofferenza. Tutti sappiamo cha la validità delle previsioni dopo le 48 ore è quasi nulla».

Il sondaggio. Morandi non dà troppa importanza ai sondaggi fatti dal Corriere economia che mettono la Sardegna in coda per l'accoglienza delle sue strutture. «Ho letto le classifiche con attenzione e alcuni parametri utilizzati a mio avviso non sono applicabili per un tipo di turismo come il nostro in cui c’è un forte legame tra strutture e un’offerta legata in modo quasi esclusivo al mare. Detto questo resto ottimista sulla possibilità della Sardegna di raggiungere la vetta di tutte le mete turistiche».

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