La Nuova Sardegna

A Banari, dolci cipolle, paste, carni e pane da Oscar

di Pasquale Porcu

Che bello potersi staccare dalla folle folla per godersi un po’ di balsamico silenzio a Banari. Nella vallata di fronte al ristorante Sa Casara non si sente volare una mosca. Ogni tanto arriva, in...

27 luglio 2014
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Che bello potersi staccare dalla folle folla per godersi un po’ di balsamico silenzio a Banari. Nella vallata di fronte al ristorante Sa Casara non si sente volare una mosca. Ogni tanto arriva, in lontananza, il suono di qualche campanaccio.

Per il resto nulla. Sedetevi di fronte al locale e godetevi il sole che rosseggia al tramonto.Il menu è in tono con il clima bucolico del luogo. Il patron è Mario Sini, banarese, appassionato di enogastronomia: insieme alla moglie Beatrice, olianese, cuoca sopraffina selezionano materie prime di eccellenza che trasformano secondo ricette del Mejlogu o barbaricine.

Materie prime che in gran parte provengono dall’orto dietro il locale.

E la differenza si sente: cipolle dolcissime fritte e al forno, melanzane che sembrano cervella, zucchine, pomodori, patate. Insomma, un piatto unico vegeteraiano e davvero a chilometro zero. Ma se vi piacciono le carni qui siete a casa vostra. La cottura è semplice, senza tante diavolerie.Con le paste e i dolci fatte in casa, fate tombola.

E se avete bambini piccoli, qui possono giocare nel prato esterno. in tranquillità. Che cosa desiderare di meglio?

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