La Nuova Sardegna

Per i Comuni alluvionati 40 milioni

Per i Comuni alluvionati 40 milioni

La giunta regionale interviene con altri fondi, contromisure per arginare i danni provocati dalle ultime devastazioni

23 luglio 2014
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OLBIA. Pronti 40 milioni. La giunta regionale interviene dopo le ultime alluvioni. I soldi appena stanziati saranno distribuiti tra parecchi comuni: da Olbia a Bitti, da Sorso e Sennori sino ad Alghero, Lula, Seulo. E serviranno per interventi urgentissimi, non limitati ai soli effetti dei nubifragi. L'obiettivo, oltre che il ripristino d'infrastrutture distrutte dalle più recenti onde di piena, è uno solo: contribuire con contromisure adeguate a mitigare i rischi idrogeologici. L'insieme di misure già programmate dovrà dunque fornire almeno in parte i supporti per un ritorno alla normalità nelle zone dell'isola più devastate.

Le tragedie. Il 18 novembre il ciclone Cleopatra aveva attraversato mezza Sardegna. Le impressionanti bombe d'acqua cadute in una sera sulla Gallura, sul Nuorese e sull'Oristanese avevano provocato la morte di 19 persone e danni materiali calcolati in 650 milioni. In passato l'esecutivo guidato da Ugo Cappellacci aveva già stanziato diverse decine di milioni. Altri sono stati programmati dal governo centrale e dall'Anas, anche se finora la gran parte dei fondi non è mai arrivata nell'isola.

Catena ininterrotta. Nel frattempo un secondo nubifragio, nei mesi scorsi, ha colpito la zona di Santa Teresa causando altri allarmi e distruzioni. E appena poche settimane fa una terza fortissima alluvione ha interessato l'intera Romangia, con un ponte crollato lungo la litoranea della Marina di Sorso, vigneti spazzati via e altre paurose devastazioni.

I provvedimenti. Di ieri il nuovo stanziamento, questa volta disposto dalla giunta Pigliaru. Firmata al pomeriggio la delibera proposta dell'assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda. Un primo finanziamento di 11,750 milioni andrà ai Comuni per le piccole infrastrutture danneggiate, mentre altri 25,250 serviranno per mitigare il rischio: verranno messi in sicurezza 11 ponti in prossimità di centri abitati. Risorse dirette anche alle comunità locali.

Documenti. Al provvedimento è allegato l'avviso pubblico con il quale vengono fissati i termini per la presentazione da parte degli enti locali di proposte per il ripristino delle opere pubbliche danneggiate. Le richieste - si legge in una nota diffusa in serata dall'amministrazione sarda - andranno indirizzate all'assessorato dei Lavori pubblici. E dovranno venire inoltrate entro quindici giorni dalla data di pubblicazione dell'avviso sul sito internet della Regione.

Il caso di Oliena. Intanto, nel Nuorese, c'è chi registra con favore la tempestività delle contromisure attuate in seguito alle devastazioni provocate dal ciclone Cleopatra. «Dobbiamo ringraziare tutti coloro che si sono impegnati al massimo per permettere la riapertura del ponte di Oloè – ha dichiarato l'assessore comunale di Oliena Valentino Carta – E anche quanti dalle ore immediatamente successive alla disastrosa alluvione di novembre hanno preferito l'azione alla polemica: penso ai tecnici delle varie amministrazioni e dell'Anas, all'impresa Sacramanti, agli operai che hanno lavorato giorno e notte».

La solidarietà. «E penso poi – ha detto l'amministratore– -al commissario Ciucci, a tutta la macchina organizzativa che ha superato innumerevoli ostacoli, ai cittadini, agli imprenditori, agli operatori dell'agroalimentare e del turismo che hanno avuto pazienza ed hanno aspettato sapendo che ci voleva il tempo necessario». «Dobbiamo rivolgere un pensiero di immensa gratitudine a Luca Tanzi che quella terribile sera ha sacrificato se stesso per aiutare chi era in difficoltà. Come Comune faremo quanto richiesto sia in termini di autorizzazioni che di protezione civile per accelerare ogni altro intervento, come la ricostruzione del ponte di Norgheri per la quale l'Anas ha ottenuto dalla Regione l'autorizzazione ai lavori». (Re. At.)

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