La Nuova Sardegna

Parte “Narcao blues” , sul palco i Los Lobos

di Walter Porcedda
Parte “Narcao blues” , sul palco i Los Lobos

Oggi l’apertura con i leggendari “lupi” del Barrio Est di Los Angeles

23 luglio 2014
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NARCAO. Ha già superato la boa del quarantennale la straordinaria e seminale band dei quartieri est di Los Angeles: quella dei Los Lobos che battezzeranno questa sera, dopo le 21,30 in piazza Europa la ventiquattresima edizione di Narcao Blues curata da Progetto evoluzione. Un festival come sempre di ottimo livello che propone sorprese e chicche particolari per il suo fedele pubblico, uno zoccolo duro di oltre un migliaio di fans che qui, nel piccolo centro nel cuore del Sulcis, giunge da ogni parte dell’isola. Anche questa volta l’attesa sarà premiata dalla qualità di un programma che da oggi sino a sabato offrirà il meglio delle proposte blues, soul e rock blues in transito in questo periodo tra Italia ed Europa. A cominciare proprio dai Los Lobos, formazione che balza di colpo all’attenzione del grande pubblico con l’hit “La Bamba”, brano del leggendario Ritchie Valens, alias Ricardo Valenzuela, idolo fifty e star del rock latino che, dopo un’ascesa mirabolante scomparve giovanissimo il 3 febbraio del 1959, assieme a Buddy Holly in un incidente aereo nello Iowa. Vita bruciata raccontata con pathos nel film omonimo (di Luis Valdez), di cui proprio la band di David Hidalgo curò la trascinante colonna sonora, compresa ovviamente il brano leggendario di Valens di cui diede una straordinaria interpretazione.

Ma Los Lobos nonostante l’exploit planetario non si lasciarono intrigare dalle sirene del business e, restando fedeli allo spirito originario, hanno continuato in tutto questo tempo a macinare musica ad alti livelli. Una band formidabile guidata da un polistrumentista di raffinata cultura musicale come Hidalgo amato dai grandi del rock, da Bob Dylan a T. Burnett fino a Tom Waits con cui ha collaborato in diverse occasioni. Capace nel dare sintesi originale a quel crogiuolo meticcio di culture musicali di cui i Lobos sono figli. Un sound fatto di roots, folk messicano, grooves latini e, naturalmente molto blues e Rhythm and blues. Ascoltare per capire il loro ultimo album live, pubblicato lo scorso anno “Disconnected in New York City”. Una carrellata dei migliori successi della band che dà la misura esatta della bravura strumentale e artistica della formazione assieme alla varietà e alla originalità musicale. Sul palco con Hidalgo: Cesar Rosas, chitarra e mandolino, Steve Berlin, sax, flauto, armonica, Louie Perez, percussioni e chitarre, Conrad Lozano, basso, guitarron ed Enrtique “Bugs” Gonzalez, percussioni e batteria.

Prima dei Los Lobos apertura di Joe Driscoll e Sekou Kouyate, interessante incontro tra un chitarrista americano e un suonatore di kora. Un mix di hip hop e musiche africane di impatto emozionale, tutto da scoprire. Non perdete le sere successive. Domani apre Reverend &The Lady e chiude Playin g for change. Venerdì si parte con il trio di Mike Seeber. A seguire the Steepwater.

Sabato grande chiusura del festival con le esibizioni del trio di Marco Pandolfi e la Latvian Blues band.

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