La Nuova Sardegna

Barracciu contro Maninchedda: sei sleale

Barracciu contro Maninchedda: sei sleale

L’accordo tra governo e Regione sul patto di stabilità crea forti tensioni nel centrosinistra. Da un lato, Paolo Maninchedda, assessore ai Lavori pubblici, che aveva espresso dubbi sull’applicazione...

23 luglio 2014
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L’accordo tra governo e Regione sul patto di stabilità crea forti tensioni nel centrosinistra. Da un lato, Paolo Maninchedda, assessore ai Lavori pubblici, che aveva espresso dubbi sull’applicazione del pareggio in bilancio per il 2015, dall’altro, Francesca Barracciu, sottosegretario, che ieri ha attaccato pesantemente il leader del Partito dei sardi. «Va da sè che chi, con cambi di casacca – va giù duro Barracciu – ha già dimostrato di aver fatto della fregatura dei trappoloni e della slealtà la base della sua scalata politica e della permanenza nelle maggioranze di governo che si sono alternate nelle ultime tre legislature, abbia difficoltà a credere nella lealtà politica degli interlocutori e sia portato ad attribuire a questi i propri malsani costumi. Che piaccia o no, lo storico accordo fra il governo e il governatore è il segno che la Sardegna “cambia verso” insieme all’Italia». Maninchedda, conclude Barracciu senza citarlo, «sta ricominciando a fare con Pigliaru ciò che fece con Soru prima e Cappellacci poi: l'opposizione mentre occupa poltrone in maggioranza». Sull’accordo tra governo e Regione, invece, la Cgil tira le orecchie alla giunta Pigliaru. Per il segretario Michele Carrus «la modifica del patto di stabilità è un provvedimento apprezzabile, ma sarebbe stato opportuno coinvolgere le parti sociali». Forti critiche dall’opposizione di centrodestra. «Qualcuno potrebbe capire che il governo ha concesso alla Sardegna chissà quali risorse - attacca il vicepresidente del Consiglio regionale, Antonello Peru, Forza Italia –. La realtà è in senso opposto: non solo l’esecutivo non ha concesso nulla alla Sardegna, ma con l’accordo continua a impedirci di utilizzare le risorse nostre». All’attacco anche Mariolino Floris, leader dell’Uds. «La restituzione dei soldi scippati è rinviata al 2015. Attendiamo chiarimenti e invitiamo Giunta e maggioranza a mantenere alta la vigilanza e la mobilitazione, avendo tutti sperimentato e preso atto che in questi anni abbiamo ricevuto dai governi amici solo fregature».

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