La Nuova Sardegna

Si dimette l’unico sindaco dell’Irs

di Giuseppe Pulina
Si dimette l’unico sindaco dell’Irs

A Perfugas decisione a sorpresa con comunicato su Fb: non c’è un clima sereno

22 luglio 2014
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PERFUGAS. Hanno sorpreso tutti, perché nessuno era in grado di prevederle, le dimissioni di Mario Satta dalla carica di sindaco. Presentate da diversi giorni al prefetto di Sassari, le dimissioni del primo cittadino, l’unico dell’Irs nella storia politica dell’isola. Solo il giorno prima di renderle pubbliche, rispondendo ad amici e conoscenti su una possibile ricandidatura, il sidnaco si era limitato a dire che un mandato sarebbe stato più che sufficiente e che molto volentieri si sarebbe dedicato ad altro, pur non trascurando in futuro l’impegno per la comunità. Nel giro di ventiquattr’ore, se non meno, è invece maturata la decisione d’interrompere di netto il mandato, mettendo, di fatto, le sorti del Comune nelle mani del Consiglio, che potrebbe chiedergli di ritornare sui propri passi e completare il mandato sino alla naturale scadenza (manca meno di un anno alla fine della legislatura).

Molti hanno appreso la notizia direttamente dalla pagina facebook del sindaco. Sul social network Satta ha riprodotto integralmente la lettera inviata a prefetto, segretario e Consiglio. Ed è qui che si legge che la decisione non è stata facile e che a determinarla devono essere stati fatti o circostanze tali da averlo pesantemente infastidito.

«La mia decisione – ha dichiarato Satta – viene assunta per la mancata serenità in cui mi trovo a lavorare e nella consapevolezza di aver operato con onestà e trasparenza, con scelte importanti e comprovabili, perché frutto della ‘politica del fare’. Diventa estremamente difficile operare in un clima pesante che perdura ormai da diverso tempo e che incide in modo negativo sull’attività amministrativa, arrivando al blocco dell’ordinaria amministrazione, richiedendo da parte mia l’impiego di energie supplementari che vorrei, al contrario, impiegare in modo più produttivo per la collettività».

Qualche rotella dell’ingranaggio amministrativo deve essersi bloccata e la collaborazione sembrerebbe così essere venuta meno. C’è, comunque, di più. Entrando nel merito delle ragioni che hanno determinato la drastica decisione, Satta si dice sconcertato per l’ostilità avvertita. «Questo atteggiamento provoca in me – si legge nel testo del sindaco – sentimenti di delusione e sconcerto, in quanto non intravedo le motivazioni che spiegano o giustificano, nel caso fossero giustificabili, azioni di contrasto verso la mia attività. Questo si riflette in un’immagine negativa della mia persona che ha sempre operato in assoluta trasparenza e per il bene comune; mi tutelerò nelle sedi opportune, consapevole di essere dalla parte del giusto e dell’onestà, da sempre dimostrata e dimostrabile. Perciò mi vedo costretto a questo gesto estremo di responsabilità personale». Le ultime parole di commiato sono di gratitudine per chi, tra gli stretti collaboratori, lo ha sempre sostenuto negli ultimi quattro anni. In particolare, Paolino Serra, l’assessore Roberto Dettori, Alessandro Serafino e Germano Marras. L’auspicio di Satta è che la decisione presa “possa in qualche modo portare serenità all’interno degli uffici comunali e all’intera comunità, consentendo di aprire una nuova strada che risulti percorribile da quanti hanno a cuore le sorti del nostro paese”.

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