La Nuova Sardegna

Acquisiti i filmati delle minacce in aula

La Procura di Nuoro ha acquisito in queste ore i filmati relativi all’udienza del processo Rocca nella quale dal pubblico si è levato il grido “bugiarda” nei confronti della sorella dell’imputato che...

22 luglio 2014
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La Procura di Nuoro ha acquisito in queste ore i filmati relativi all’udienza del processo Rocca nella quale dal pubblico si è levato il grido “bugiarda” nei confronti della sorella dell’imputato che in quel momento stava deponendo come testimone. Il presidente della corte d’assise, Antonio Luigi Demuro, ha disposto, infatti, che tutti gli atti relativi a quella vicenda venissero inviati alla Procura in modo immediato perché indagasse e scoprisse l’autore del grido considerato una intimidazione. L’ultima di una nutrita serie. L’inchiesta è aperta, dunque, e proprio ieri ha registrato anche qualche piccola novità: in mezzo al pubblico che assisteva all’udienza “incriminata” sembra che ci fosse anche un carabiniere, anche se non in servizio.

Era il fidanzato di una gavoese che stava assistendo al processo. Non è escluso, dunque, che almeno da lui, per dovere morale, oltreché d’ufficio, possa arrivare una indicazione utile sull’autore del grido che tanto ha scosso la corte.

Sempre ieri, ma in relazione all’attentato subito dal padre di Stefano Lai, nelle bacheche Facebook di alcuni gavoesi, è spuntata la scritta “Il silenzio è mafia” e messaggi per spingere “chi sa a parlare e chi ha sbagliato ad ammettere le proprie responsabilità”. (v.g.)

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