La Nuova Sardegna

“Perfidia” di Bonifacio Angius in gara al Festival di Locarno

di Fabio Canessa
“Perfidia” di Bonifacio Angius in gara al Festival di Locarno

Tutto girato a Sassari, è l’unico film italiano selezionato per il concorso

17 luglio 2014
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SASSARI. Tra Lav Diaz e Pedro Costa spunta Bonifacio Angius. Il regista sassarese contenderà il Pardo d’oro a grandi maestri del cinema contemporaneo. Il suo film “Perfidia” è stato infatti selezionato per il concorso della 67esima edizione del Festival di Locarno in programma dal 6 al 16 agosto nella città svizzera. Un grande riconoscimento per Angius che arriva da uno dei festival cinematografici più importanti in assoluto. “Perfidia” sarà inoltre l’unico film italiano in gara. «Sono ovviamente felicissimo - racconta il regista - Per me è davvero un sogno partecipare a una manifestazione di questo livello».

Girato a Sassari poco più di un anno fa, il film racconta - si legge nella sinossi ufficiale - la storia di un padre e di un figlio che si avvicinano quando ormai è troppo tardi, di personaggi abbandonati a loro stessi in una grande solitudine, in un mondo senza pietà e senza speranza, dove non esistono i buoni e dove non ci sono cattivi. Protagonisti principali sono Stefano Deffenu, nel ruolo di Angelo, un giovane senza amore e senza lavoro che spende le sue giornate in un bar di periferia, e Mario Olivieri che interpreta Peppino, un padre ormai anziano che alla morte della moglie si rende conto di non essersi mai interessato del figlio, di non sapere nemmeno chi sia. Insieme a loro formano il cast principale Noemi Medas, Alessandro Gazale, Andrea Carboni, Domenico Montixi . Tutti sardi. «Ma anche se è una produzione piccola ed è girato qua - spiega Bonifacio Angius - racconta una storia universale. Sassari è inquadrata come una città di provincia non differente da tante altre che ci sono in Italia. Si parla di disoccupazione, di desiderio di normalità, di invidia, di attese, di vuoto quotidiano. È un film anche molto personale, davvero importante per me. Lo considero da un certo punto di vista il mio vero esordio».

Prima di “Perfidia”, la cui sceneggiatura era stata finalista al Premio Solinas, Bonifacio Angius si era comunque fatto notare grazie ad alcuni cortometraggi e soprattutto con “Sa grascia”, film autoprodotto di 62 minuti che aveva partecipato a diversi festival e ricevuto ottime critiche. Ora per il regista e sceneggiatore sassarese, 32 anni, la grande soddisfazione e opportunità di partecipare a uno dei festival più importanti, che fuori da logiche commerciali punta alla promozione di un cinema più puro, anticipando spesso le nuove tendenze cinematografiche. «Spero che il film venga apprezzato a Locarno - aggiunge Angius - e che abbia poi vita lunga, venga visto da più persone possibili in Italia e all’estero. Per noi che non abbiamo dietro le grandi case di produzione e distribuzione non è facile fare cinema. Anche realizzare “Perfidia” è stato molto difficile e faticoso, ma son contento del risultato».

I primi a valutarlo saranno i membri della giuria di questa edizione del festival che si svolge nel Canton Ticino: Gianfranco Rosi, Leone D’oro a Venezia l’anno scorso con Sacro Gra”, il regista cinese Diao Yinan, vincitore pochi mesi fa del festival di Berlino, il regista tedesco Thomas Arslan e le due attrici Alice Braga e Connie Nielsen. Il film di Angius se la dovrà vedere con gli altri sedici lungometraggi selezionati per il concorso. Oltre al filippino Lav Diaz e il portoghese Pedro Costa, già citati, sono presenti a Locarno con i loro nuovi film il greco Syllas Tzoumerkas, i coreani Jungbum Park e Zhang Lu, i francesi Lucie Borleteau e Paul Vecchiali, gli argentini Matías Piñeiro e Martín Rejtman, gli svizzeri Andrea Štaka e Fernand Melgar, il russo Yury Bykov, il brasiliano Gabriel Mascaro, gli americani Alex Ross Perry e J.P. Sniadecki e Eugène Green, regista americano naturalizzato francese che presenterà un film di produzione franco-italiana. A inaugurare il festival il 6 agosto sarà “Lucy” di Luc Besson con Scarlett Johansson.

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