La Nuova Sardegna

Villa Armony, 3 mesi per demolire

Villa Armony, 3 mesi per demolire

Porto Cervo, ordinata l’immediata cancellazione degli abusi edilizi nel resort

16 luglio 2014
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PORTO CERVO. Tre mesi per cancellare gli abusi di Villa Armony. Il Comune ordina la demolizione delle opere realizzate senza concessione edilizia e messe sotto sequestro dalla Procura di Tempio.

Durante il sopralluogo a Monti Tundu, dove si trova il complesso residenziale con 19 stanze a 5 stelle – realizzato negli anni Novanta con vista sul mare di Porto Cervo e trasformato in centro benessere extralusso – la polizia locale di Arzachena e i tecnici comunali avevano riscontrato diverse opere costruite in modo abusivo sulle aree concesse dal Comune. Nel corso del blitz di inizio maggio, alla presenza del procuratore Domenico Fiordalisi e del comandante della polizia locale, Gianni Serra, erano apparse subito evidenti diverse situazioni sospette.

Alcune di queste, come si legge nell'ordinanza di demolizione, risultano accorpate alla proprietà privata e all'interno sono stati realizzati impianti idrici ed elettrici, un cancello e alcuni gazebo coperti. Anche una porzione della piscina e dei locali tecnici rientrano interamente nell'area pubblica.

Abusive, e quindi da demolire le verande coperte costituite da pilastri in legno e tegole, in tre unità residenziali. Non in regola anche il porticato, chiuso per installare una cabina sauna. Al piano seminterrato i locali destinati a magazzino sono stati trasformati invece in sala-giochi per bambini e zona svago.

L'ordinanza di demolizione, firmata dal dirigente del settore Urbanistica, Libero Meloni, è stata emessa nei confronti della società Gestione alberghiera spa di Roma, gruppo immobiliare amministrato da Giacomo Cavallo. La società farebbe capo, attraverso una serie di altre imprese, al patrimonio privato di madame Edy Vessel, vedova di Camillo Crociani. Madame Vessel, dopo aver acquistato nel 2008 Villa Harmony da Antonello Verona, il re delle disco-notti in Costa Smeralda, aveva messo la maxi villa a disposizione del genero e della figlia, Carlo e Camilla di Borbone.

Entro 90 giorni tutti gli abusi dovranno essere abbattuti dal privato, che dovrà anche ripristinare lo stato dei luoghi. Nel caso in cui la “Gestione alberghiera spa” non desse seguito all’ordinanza, sarà il Comune che provvederà a cancellare gli abusi a colpi di benna. (se.lu.)

Il blitz

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