La Nuova Sardegna

Troppo anziani, Meridiana rottama dieci aerei Md82: sono operativi in media da 24 anni

di Guido Piga
Troppo anziani, Meridiana rottama dieci aerei Md82: sono operativi in media da 24 anni

La compagnia annuncia che li sostituirà con i Boeing 737: «Già previsto, il guasto sul volo di lunedì non c’entra»
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16 luglio 2014
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OLBIA. I dieci Md82 di Meridiana - età media di 24 anni, il più vecchio dei quali, 30 anni, è proprio l'I-Smem che avant’ieri ha avuto un guasto - usciranno dalla flotta nel 2015, uno dopo l'altro. Al loro posto, entreranno i Boeing 737, che già stanno rinforzando la flotta della controllata Air Italy. La svolta, perché ormai Meridiana era una delle ultime compagnie a impiegare gli aerei prodotti dalla McDonell Douglas, è stata annunciata ieri dalla società dell'Aga Khan. «Vanno fuori per vetustà tecnica» è la motivazione, senza altri commenti.

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La decisione non è ovviamente legata all'incidente accaduto lunedì sera a Olbia, con la cabina invasa dal fumo e 165 passeggeri, impauriti, fatti scendere dall'aereo prima che cominciasse il rullaggio per Linate. È una scelta strategica che il nuovo management, guidato dall'ad Roberto Scaramella, ha affrontato con il piano industriale che, nel 2015, porterà al ridimensionamento della compagnia e all'uscita dal perimetro aziendale di 1200 dipendenti. La notizia arriva dall'ufficio stampa in risposta a una richiesta della “Nuova” sul futuro degli Md82 e, ovviamente, apre più scenari. Come sarà ricostituita la flotta di Meridiana? Arriveranno davvero i Boeing 737? Oppure entreranno in servizio solo in Air Italy?

Attualmente, il gruppo dell'Aga Khan ha 25 aerei: 15 Meridiana fly, 10 l'altra compagnia. Nella capogruppo ci sono 10 Md82, di proprietà: I-Smel e I-Smem in flotta dal 1984, I-Smet dall'87, I-Smev dall'88, I-Smep dall'89, I-Smer dal 91, I-Smes dal 92, I-Smez dal 93, I-Smeb dal 98, I-Smen dal 99. Meridiana ha poi altri cinque Airbus, tutti in leasing. È ipotizzabile che gli Md82 dismessi finiscano alle società africane dell'Aga Khan, Air Mali, Air Uganda e Air Burkina Faso, i cui aerei, tutti Md82, sono stati trattati nell'hangar olbiese.

E proprio sulla maxi officina del gruppo si concentra ora l'attenzione. Su 350 dipendenti, fino a 170, a turno, vanno in cassaintegrazione. La preoccupazione dei sindacati è altissima: perché i tecnici sono formati per lavorare sugli Md e sugli Airbus, non sui Boeing, di cui si prende cura una società della Lufthansa, per volontà dell'ex amministratore delegato Giuseppe Gentile. Tanto forte la preoccupazione per l'uscita degli Md dalla flotta, di cui si parlava sottovoce da tempo, da indurre le sigle a fare pace. Due in particolare: Cgil e Cobas, con questi ultimi costituitisi proprio in polemica contro il primo sindacato ai tempi del rinnovo contrattuale. Dice Franco Monaco, segretario della Filt-Cgil: «Con i Cobas ci siamo incontrati e, insieme, abbiamo deciso di richiedere un incontro, cui parteciperà anche la Cisl, alla società Meridiana Maintenance per capire quali sono le prospettive di sviluppo dell'hangar». Per la cronaca, quasi a confermare l'importanza delle prossime mosse, l'incontro dovrebbe tenersi a breve.

Smentita dalla società, invece, l'indiscrezione sindacale secondo cui, in queste settimane, l'hangar è chiuso. «La struttura non chiude a luglio, anzi lavora più dell'estate scorsa» dice l'ufficio stampa.

L'uscita degli Md82, come denunciato più volte dai sindacati, rischia di impattare pesantemente sull'occupazione in Sardegna. Perché piloti e hostess con base a Olbia volano quasi esclusivamente su quei modelli.

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