La Nuova Sardegna

Ora c’è anche il Tritone: bello e un po’ glamour

Ora c’è anche il Tritone: bello e un po’ glamour

Con le sirenette affascina i passeggeri del sottomarino giallo di Golfo Aranci - FOTO

16 luglio 2014
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GOLFO ARANCI. Il figlio del dio del mare, mezzo uomo e mezzo pesce, ha un marcato accento lombardo. Dopo la sirena, a Golfo Aranci è arrivato anche lui, il Tritone, e insieme fanno parte della coreografia che accompagna le gite al museo d’arte sommerso effettuate con il sottomarino giallo facendosi ammirare dagli oblò con le loro evoluzioni. Si chiama Alessio Anfossi, ha 23 anni e un fisico “bestiale”, e non solo perché indossa la coda crestata tipica della mitologica figura. Il figlio di Poseidone non viene da qualche isola dell’Egeo, ma è il figlio di Tosino Anfossi, il manager di origini sassaresi che guida la società Gocce di Sirena cui è stato affidato il compito di curare un servizio unico a livello nazionale, tanto da destare l’interesse anche di altri centri.

Per niente a disagio nel ruolo, sicuramente più bello e glamour di come lo immaginavano i cantori greci con quel gel sui capelli da far rivoltare Omero nella tomba, il tritone Alessio è nato a Sassari, per poi trasferirsi a Brescia con la famiglia, quindi a Milano e fare ritorno nell’isola. Ed è molto divertito dal personaggio che si trova a rappresentare.

«Non avevo molta voglia di studiare – confessa – e così ho lasciato la scuola in anticipo, cominciando con i primi lavori. Ho fatto il magazziniere a Milano, quindi il barista a Sassari». Poi l’occasione rappresentata proprio dall’attività del padre, che con l’idea della sirena stava conquistando consensi a Golfo Aranci. Perché non affiancare un Tritone alla donna-pesce? «Non ho avuto esitazioni quando mi è stato proposto. Sono da sempre amante del mare – dice sorridendo Alessio – e ho realizzato il mio sogno di lavorare con questo elemento. Sono affiancato da due belle ragazze (si tratta di Marta Biccai di Sassari e Erica Gaspa di Sorso, entrambe ottime nuotatrici e amanti dei bambini, ndr) che insieme a me fanno rivivere il sogno del film “La sirenetta” a migliaia di bambini». Ma è chiaro che lo sguardo furbo del tritone sardo-lombardo non conquista solo i più piccoli, e anche lui fa fatica a negarlo nel tentativo di evitare problemi di cuore.

Un grosso merito del successo di questo progetto Alessio lo attribuisce senza dubbio a Cristina Pisoni: «È la moglie di mio padre – spiega–, ed è l'artefice dei nostri costumi, che ha disegnato e fatto a mano, uno per uno personalmente». Se nella leggenda il Tritone fu decisivo nell’aiutare Giasone e gli Argonauti nel ritrovare la rotta perduta, l’uomo-pesce golfarancino ha un altro compito non meno nobile: guidare la rotta dei turisti verso una località che ha fretta di inserirsi nei grandi flussi. E sembra riuscirci... da dio.

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