La Nuova Sardegna

Piera Detassis: «Il grande schermo per leggere il mondo»

di Alessandro Pirina
Piera Detassis: «Il grande schermo per leggere il mondo»

La direttrice artistica traccia il profilo del Festival di Tavolara 2014

16 luglio 2014
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SAN TEODORO. L'anno scorso Tavolara aveva puntato sulla tv di qualità con "Le mamme imperfette" di Ivan Cotroneo, poi acquistate dal network americano Abc per farne il remake, e con la serie di Sky "In-treatment". Una scommessa vinta, che quest'anno il direttore artistico Piera Detassis ha deciso di ripetere. Per l'edizione 2014 di "Una notte in Italia" lei, la signora del cinema italiano, ha di nuovo aperto le porte della sua rassegna ai film per la televisione. «Come l'anno scorso sarà un festival in cui avrà un ruolo molto importante la sperimentazione – spiega Piera Detassis, dal 1997 al timone della rivista Ciak –. Bisogna prendere atto che ormai il buon cinema non si fa solo sul grande schermo, ma anche in tv. Oggi sul piccolo schermo passano ottimi prodotti, sia seriali che in un unico episodio. Grandi fiction diventate oggetti di culto». La prima delle serie in cartellone quest’anno sarà proiettata oggi alla Peschiera di San Teodoro: lo sconvolgente documentario di Sky Arte, "The Act of Killing - L'atto di uccidere" sullo sterminio degli oppositori comunisti in Indonesia, che sarà preceduto, alle 21, dal pluripremiato film animato “L’arte della felicità” di Alessandro Rak, che vanta anche Saviano tra i suoi fan. La seconda, invece, "The normal heart", una produzione Sky con Julia Roberts e Mark Ruffalo, andrà a chiudere il festival domenica sera sull’isola. «È un film che sono orgogliosa di avere a Tavolara – racconta la Detassis –. Si tratta di una storia durissima sul dramma dell'Aids che negli Usa ha convinto pubblico e critica. A partire dal presidente Obama».

Ovviamente il resto del programma è rimasto più o meno invariato: i film della stagione, gli ospiti - da Walter Veltroni a Carolina Crescentini, a Paola Minaccioni -, gli incontri in piazzetta firmati da Ciak e Sky Arte con Ivan Cotroneo e Geppi Cucciari. «Tavolara ha tante anime – dice ancora la Detassis –. L'aspetto più importante è quello dell’immensa arena estiva in cui convivono da sempre cinema e ambiente. Ma c'è un'altra anima un po' inesplorata che vorrei diventasse più importante. Tavolara può diventare il luogo in cui il meglio del cinema italiano si incontra. In 24 anni Tavolara è diventato un brand molto importante. Tutti lo conoscono e tutti vorrebbero venire, ma purtroppo mi tocca lasciare a casa persone che fanno cinema perché non ci sono i fondi, perché si vive in una eterne incertezza. Serve subito un cambio di passo: le istituzioni devono mostrare una maggiore attenzione verso il festival».

Mentre a “Una notte in Italia” sbarcano i migliori film del 2014, da “Smetto quando voglio” a “Il capitale umano”, da “Song ’e Napule” ad “Allacciate le cinture”, Piera Detassis è già proiettata sulla prossima stagione cinematografica. «Ho grandi aspettative – dice –. Credo che la sfida sarà tra Moretti, Sorrentino e Garrone, ma mi incuriosiscono molto anche i lavori di Salvatores con il primo supereroe italiano e di Ciprì con la coppia Castellitto-Papaleo. Mi aspetto molto anche da Martone, Archibugi e dal Decameron dei fratelli Taviani. E poi ci saranno le sorprese, come magari il film d’esordio di Piero Messina prodotto da Indigo. Credo che sarà una bella stagione. L’unica nota dolente le commedie: quelle che ho visto finora sono tutte molto simili tra loro. Stesso cast e stesse storie».

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