La Nuova Sardegna

Indennizzi, una legge per sbloccarli

Indennizzi, una legge per sbloccarli

La proposta dei gruppi di opposizione. La giunta ricorre contro la Ragioneria

15 luglio 2014
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SASSARI. A tenere banco in questi giorni è anche la notizia dei mancati indennizzi. La Ragioneria dello Stato ha, infatti, cassato per un cavillo burocratico la legge che prevedeva lo stanziamento di oltre 28 milioni di euro per la Lingua blu. Un aiuto che si era reso necessario per completare gli indennizzi causati dalla mancata vaccinazione. Una doccia fredda che aveva inevitabilmente acceso gli animi. E non solo tra gli addetti ai lavori. Ieri, proprio per rimediare all’intervento della Ragioneria dello Stato, i gruppi di opposizione in Consiglio regionale hanno presentato un proposta di legge per la copertura degli indennizzi. «La nostra iniziativa – spiega il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis – è finalizzata ad attribuire risorse certe e non soggette al Patto di stabilità, al fine di dare una risposta concreta agli allevatori gravemente penalizzati dal fenomeno. Come preannunciato esercitiamo il ruolo di opposizione responsabile e propositiva, con una proposta che rappresenta un rimedio al passo falso compiuto dal centrosinistra, che, nonostante il nostro avviso, ha perseverato nell'indicare risorse che non erano spendibili e ora è costretto a correre ai ripari per coprire i propri errori». Intanto, però, sullo stanziamento dei fondi da destinare alle aziende colpite dall’epidemia la Regione ha presentato la settimana scorsa le sue controdeduzioni alla Ragioneria. Ad annunciarlo ieri è stata l’assessore Elisabetta Falchi. «Riteniamo che le nostre tesi siano più che fondate e più che sufficienti per evitare l’impugnativa». Sul futuro la Falchi propone un cambio di rotta radicale che parta dal mettere a sistema le agenzie agricole, il settore sanitario e veterinario per un monitoraggio costante sul territorio.

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