La Nuova Sardegna

Onorato mette sotto accusa la Tirrenia

di Alfredo Franchini
Onorato mette sotto accusa la Tirrenia

Nuova battaglia tra i soci: per il proprietario della Moby è stato violato lo Statuto per la convenzione con il governo

08 luglio 2014
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CAGLIARI. Nuovo atto nella guerra tra Vincenzo Onorato, patron della Moby, e Ettore Morace, amministratore delegato di Cin-Tirrenia (di cui Onorato è socio con il 40%). Dopo che Onorato aveva bocciato il piano industriale della Tirrenia, (e i soci per quelle dichiarazioni avevano deciso di portare in giudizio l’armatore di Mascalzone Latino), il proprietario della Moby chiede ora un arbitrato per il mancato rispetto dello Statuto. Vincenzo Onorato spara un’autentica bordata sul Consiglio d’amministrazione della Cin-Tirrenia che, con la delibera di fine marzo scorso, aveva modificato la convenzione in vigore con il ministero dei Trasporti. Secondo Onorato sarebbe stato violato lo Statuto della società; i rappresentanti della Moby dentro la Cin, quattro consiglieri, chiedono che la delibera sia dichiarata illegittima.

Statuto. Lo Statuto prevede che almeno uno dei quattro consiglieri designati dalla Moby debba votare a favore dei provvedimenti. Ma alla fine di marzo, quando si discuteva (e si votava) sulla convenzione in vigore con il ministero dei Trasporti, i rappresentanti della Moby si sono schierati compatti per il No. Se il collegio arbitrale dovesse dare ragione a Onorato cadrebbe la modifica della convenzione tra Cin-Tirrenia e ministero.

Piano industriale. Morace-Onorato ai ferri corti. L’amministratore delegato di Tirrenia ritiene che il nuovo piano industriale «rafforzi la prospettiva di crescita e lo sviluppo della società». Vincenzo Onorato, bocciando il piano industriale, ha pronunciato parole di fuoco: «Trovo irrispettoso dell'intelligenza dei sardi parlare di un fantomatico miglioramento dei servizi. In qualità di socio di maggioranza sono contrario ai tagli nelle frequenze e nelle destinazioni per la Sardegna e a modifiche così radicali della Convenzione che vanno a solo danno dell'isola». Luigi Negri, consigliere della Cin, ha contestato Onorato: «Non si possono fare paragoni tra i costi sopportate da due società così diverse, come Moby e Tirrenia».

Caro biglietti. L’alto costo dei traghetti è uno dei principali ostacoli al turismo e alla mobilità dei sardi. Un esempio: una famiglia che prenda una cabina, (e porti la propria macchina), spenderà ad agosto da Porto Torres a Genova 440 euro e quasi altrettanti per il ritorno, (le cifre non sono identiche).

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