La Nuova Sardegna

Il tesoro di Sbs: centinaia d’ettari di costa

di Luca Rojch
Il tesoro di Sbs: centinaia d’ettari di costa

La spa sarà liquidata, resta l’incognita sulle aree più preziose e sull’azienda da mille ettari che potrebbero finire all’asta

08 luglio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Finita nella palude. Per la Società bonifiche sarde è un lento sprofondare nelle sabbie mobili dei debiti. Da un'ultima stima il rosso è più o meno di 11 milioni di euro. Un buco che ha ingoiato la società. Tanto da finire in liquidazione.

La società. La Sbs da oggetto sconosciuto negli ultimi giorni è diventata una delle spa più note dell'isola. È una controllata della Regione, ma attraverso una sua emanazione, la Laore. L’Agenzia ha il 99 per cento di Sbs. L'1 per cento è della 3A di Arborea. La Società bonifiche in pancia ha centinaia di ettari pregiatissimi, appena dietro le spiagge. Dalla pineta di Maria Pia ad Alghero, a quella di Capo Comino, e ancora Pula e Bugerru, fino ai celebri cinque ettari di Cala Sinzias a Castiadas, messi all'asta per 350mila euro per fare cassa. Terreni anche nei comuni di Marrubiu, Laconi e Siamaggiore. Diverse centinaia di ettari. Una villa nel centro di Arborea che da sola vale più di 2 milioni. Ma un altro pezzo importante è l'azienda agricola dell'Sbs che si trova tra Marrubiu e Arborea. Oltre 400 ettari. Anche questa finita all'asta, ma qui si parte da 10 milioni di euro. Una cifra da alcuni considerata esagerata, anche perché l'azienda vive più sulla gloria del suo passato che su un modello di efficienza del presente. Dovrebbe servire a far crescere mucche felici che diano latte e carne. Ma di bovini ne sono rimasti pochissimi e di dipendenti ancora meno. Una parte è stata assorbita dall'ente foreste. Qualcuno è rimasto in servizio per le manutenzioni dell'azienda, che in realtà è molto più vasta. Comprende anche altri 600 ettari di proprietà diretta della Laore.

La liquidazione. Dopo un disperato viaggio nei conti dell’azienda la sentenza è stata implacabile. L'Sbs viene messa in liquidazione. Smontata e messa sul mercato. L'operazione viene gestita dalla Laore. La scelta di liquidare la società non è tanto figlia della mannaia di Stato, ma una più banale osservazione del bilancio da ko. Troppi debiti. E l'azienda che doveva essere il motore dell'Sbs si è rivelata la zavorra che ha trascinato a fondo la società. La Società bonifiche sarde è nata nel 1918, quando si era deciso di bonificare le paludi dell'Oristanese. Ma è sotto il fascismo che acquista vigore. Arborea nasce in pratica sotto la spinta dell'azione dell'Sbs che bonifica una parte dei terreni che aveva avuto come dotazione. È forse il suo periodo di massimo splendore. Poi passa negli anni '50 sotto il controllo dell'Iri, poi nelle mani della Regione prima attraverso Eftas, poi all'Ersat, fino a diventare una spa e a finire sotto il controllo della Laore. In un secolo di vita la Sbs ha accumulato una grande fortuna immobiliare che ora rischia di finire all’asta. La liquidazione sembra diventare un nuovo caso politico. La Regione con molta probabilità ritirerà il bando per la vendita dei terreni di Cala Sinzias, ma ci sono tutti gli altri terreni pregiati.

le reazioni. Arrivano anche le prime reazioni sul caso Sms. Pietro Pittalis (Fi) accusa la giunta. «La richiesta di rimuovere il commissario di SBS soddisfa gli appetiti della maggioranza, ma non tutela l’ambiente Quando si sono verificati casi analoghi, la giunta di centrodestra ha acquisito i terreni e li ha affidati alla Conservatoria. Non è chiaro cosa farà Pigliaru». Anche Francesco Agus (Sel) interviene. «La Regione deve trovare un altro commissario per Sbs e dare mandato alla Conservatoria delle coste per l’acquisto di tutte le aree costiere di Sbs».

In Primo Piano
Politica

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe La Regione: «Faremo interventi strutturali»

Le nostre iniziative